Angri. Sequestrata discarica vicino alla scuola

Da tempo i genitori, ma anche scrupolosi docenti lamentavano una situazione allarmante, di pericolo per la salute dei piccoli alunni che frequentano il plesso Taverna del III Circolo Didattico, sulla Strada Statale ad Angri. Ma solo ieri la vicenda sembra avere avuto un epilogo. I Carabinieri del NOE di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, in forza con quelli della locale Stazione di Angri, guidati dal Maresciallo Egidio Valcaccia, nella mattinata di ieri hanno apposto i sigilli di sequestro al sito di impianto di stoccaggio provvisorio e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi condotto dalla “E.S.A. srl” localizzato nella vicina nell’area P.I.P. di Angri, contestualmente denunciandone a piede libero il legale rappresentante della società ed il gestore in relazione all’illecito superamento dei limiti massimi annuali nell’esercizio dell’attività di raccolta e recupero dei rifiuti speciali non pericolosi, all’omessa comunicazione alla Regione Campania dei dati relativi alle emissioni in atmosfera, alla emissione di gas e vapori nauseabondi tali da molestare non solo le persone frequentanti la scuola sita in Via Nazionale ad Angri ma anche coloro che transitano nella zona. Il procedimento penale attivato dopo i tanti esposti che segnalavano le esalazioni maleodoranti che avevano determinato gli interventi, di varie autorità, presso la ditta. I diversi sopralluoghi dei Carabinieri del Reparto Tutela Ambiente – Nucleo Operativo Ecologico di Salerno hanno accertato che all’interno della società non vi era il rispetto delle vigenti normative ambientali. In particolare, i numerosi scarrabili, contenitori posti sui camions, contenenti varie tipologie di rifiuti erano tutti privi di copertura ed esposti agli agenti atmosferici, la sussistenza di esalazioni maleodoranti in concomitanza con lo stazionamento di autocarri e compattatori per le operazioni di carico e scarico di rifiuti biodegradabili di cucine e mense; inoltre nel capannone mancava un impianto di convogliamento ed abbattimento delle polveri generate ed all’interno del capannone stesso si avvertivano odori insopportabili in prossimità della vasca di raccolta dei rifiuti biodegradabili.