Reddito di cittadinanza. Caldoro dice basta

La giunta regionale Caldoro si “sbarazza” di un'altra onerosa eredità di Bassolino. L'assessore alle politiche sociali, Ermanno Russo annulla il reddito di cittadinanza, in pratica il contributo erogato mensilmente alle famiglie particolarmente disagiate della regione. Un sussidio che graverebbe in modo decisivo sulle insane casse regionali. Le risorse iniziali stanziate, pari a 30 milioni di euro, non bastano a coprire l'attuale fabbisogno regionale, stimato in circa 18mila unita aventi diritto al contributo mensile. ‹‹ I limiti di spesa della Regione Campania, dovuti allo sforamento del patto di stabilità da parte della precedente giunta regionale e ai successivi vincoli imposti dal Governo con la manovra correttiva (dopo le indicazioni della Ue), non consentono di impegnare risorse se non in modo finalizzato e concreto – afferma Russo''.

Secondo l’assessore Russo ‹‹ La precedente amministrazione ha pertanto lasciato un ''buco'' di 44 milioni di euro rispetto alla misura in oggetto››. In regione si ripensa a nuove misure per la politica del welfare dando spazio a strumenti che garantiscano l'inserimento lavorativo e l'attuazione di moderne politiche. ‹‹Il reddito di cittadinanza e' una misura inefficace e va ripensata. La drammaticità dei conti regionali, compromessi dallo sforamento del Patto di stabilità della precedente amministrazione e gravati dai vincoli nazionali della manovra correttiva, non consente il protrarsi di un sussidio fine a se stesso – dichiara l’assessore Russo››.

‹‹L'indicazione che arriva dall'intera giunta regionale, a partire dal presidente Caldoro, e' univoca ed inequivoca: il mero sostegno al reddito non può bastare per l'emersione dalla povertà. Ad esso dovrà sostituirsi una seria politica di welfare, fatta di misure di assistenza sociale sempre più concrete e di interventi mirati per l'inserimento lavorativo dei soggetti in stato di indigenza – rimarca Russo››.