Calcio. Angri. Mauri presidente ad interim?

Ondivago. Il primo cittadino Mauri aveva manifestato il suo amore al sodalizio calcistico locale che gli aveva, per gratitudine, regalato la maglia con il suo nome stampato, in occasione dell’incontro tra i grigiorossi e l’Ischia. Mauri, però, sembra avere usato il vecchio metodo della carota e del bastone, dando ancora una possibilità di far calcio ad Angri ma poi negando il rettangolo di gioco alla truppa grigiorossa, serrando con un bel lucchetto l’entrata del Novi, lato atleti.

Una decisione che ha lasciato stupefatti i tesserati grigiorossi e generato la rabbia di un gruppo di tifosi presenti che attendevano l’inizio della rifinitura prima della partenza in terra di Puglia. In solo sei giorni i tifosi, non nuovi ai patemi calcistici del cavallino rampante, hanno registrato, basiti, il clamoroso voltafaccia dell’amministrazione comunale che ha “sfrattato” dallo stadio cittadino l’Angri calcio.

Alla base della decisione ci sarebbero gli interessi di gestione del “Novi”. La società del presidente Varone, tra l’altro dimissionario, avrebbe prospettato all’amministrazione comunale l’opportunità di assumere la gestione diretta dello stadio comunale. Una soluzione inizialmente accolta con entusiasmo dal primo cittadino che una volta “consigliato” avrebbe frenato sul progetto iniziale continue variazioni apportate alla bozza di accordo da parte dell’Ente comunale. L’epilogo: Nicola Varone, Presidente dell’associazione “U.S. Angri Calcio 1927” rassegna le proprie dimissioni irrevocabili. Il titolo sportivo dell’U.S. Angri Calcio 1927 è a disposizione presso il comune di Angri nelle mani del Sindaco che resta l’unico interlocutore, anche della squadra locale.

Redazione

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