Il riscatto dell’Agro Nocerino che passa attraverso il calcio. Questa volta la Nocerina ce l’ha fatta. E’ in serie B, dove il prossimo anno incontrerà anche tanti blasoni decaduti, facendo del “San Francesco” il tempio del calcio salernitano, dopo che i cugini granata sono presi da mille vicissitudini societarie e sportive. L’apoteosi si è consumata davanti ad un mostro sacro del calcio. Zedenk Zeman, a Foggia, che nei primi anni novanta espresse un gioco degno della migliore tradizione olandese. A Foggia è arrivata la vittoria più bella, nel tripudio dei colori rossoneri, proprio come quelli dei “satanelli”, una vittoria che oggi significa la matematica promozione nella serie cadetta.
Alla seconda occasione utile la Nocerina non stecca e torna in serie B dopo 33 anni. Nel capoluogo dell’Agro è tutta una bolgia. Il gol di Pomante nella ripresa è il suggello di una stagione strepitosa. Emozioni, però, oscurate dalla mancata diretta tv. Emozioni che hanno potuto vivere solo 800 tifosi molossi nella trasferta, definita dalle forze dell’ordine ad alto rischio. Domani finiti i festeggiamenti si penserà ai nuovi e agguerriti avversari da scegliere tra quelli potenzialmente affascinanti per retaggio calcistico e blasone: potrebbero essere la Sampdoria o il Torino. Ma per questo c’è ancora tempo…