Una buona affermazione per le primarie centrosinistra ad Angri. Una sorte di “pace” tra elettori e partirti del sinistra – centro ha portato ad un lusinghiero risultato che già dai votanti sui può dire più che soddisfacente. Dopo la lunga giornata elettorale tra Piazza Doria il Castello dei Principi, alle ore20,00 alla chiusura dei seggi gli scrutatori hanno di fatto contato i votanti che si erano recati alle urne: ben 1060 persone. Nella conta dello spoglio ne esce benissimo Bersani che è primo, seguono Vendola e Renzi.
Per il segretario Bersani sono stati 436 (42%); Vendola 405 (38%), supportato da Sinistra Ecologia e Libertà, che per una manciata di voti poteva giocarsela con un testa a testa clamoroso; non tira Renzi fermo a 203 voti (19%); Tabacci 3; Puppato 6; Nulle 6; Bianche 1. Si dice molto soddisfatta delle primarie angresi Gina Fusco, del PD: “Sono felice del risultato, ma anche del clima civile in cui si sono svolte. Per questo voglio ringraziare tutti. E’ stata una giornata lunga, eravamo sfiniti, ma nessuno ha abbandonato il campo. Un plauso anche ai sostenitori di Matteo Renzi che, nonostante sentissero il peso della competizione, non hanno alimentato minimamente la miccia delle polemiche.
Anzi, qualche tentativo di ingerenza da parte di forze politiche esterne al centrosinistra è stato arginato con la collaborazione di tutti”. Ora si torna alle urne domenica 2 dicembre, data in cui è previsto il turno di ballottaggio tra i due candidati più votati a livello nazionale: Bersani e Renzi. Ad Angri non dovrebbero esserci particolari sorprese, visto l’andamento del primo turno, dovrebbe confermarsi vincente il segretario nazionale del PD come del resto si è affermato un po’ in tutto l’agro nocerino sarnese.
Le operazioni di voto si sono svolte in un clima sereno anche grazie all’impegno dei numerosi militanti che hanno allestito i 3 seggi elettorali ed hanno animato una bella giornata di partecipazione democratica. Ieri era smorzata la eco delle polemiche che sta fratturando il PD locale, in una contrapposizione dialettica alquanto aspra tra i consiglieri comunali e la base del partito culminata con le recenti esternazioni del capogruppo, sospeso, Cosimo Ferraioli, che con Lina Recussi rivendicano un ruolo primario nel partito di Bersani.
Luciano Verdoliva