Non mi sono candidata alle primarie per la scelta dei Parlamentari del Partito Democratico per soddisfare un’ambizione o perché credevo che mi fosse dovuto. Mi sono candidata perché credo fermamente che nessuno possa più rimanere inerte mentre l’immagine del nostro Paese e il concetto di politica continuano a deteriorarsi precipitosamente. Ognuno può e deve contribuire, dal proprio canto, ad alimentare la speranza che accompagna sempre i più importanti cambiamenti. E la speranza richiede impegno.
Non si può aspettare ancora invece di riequilibrare la politica economica, di migliorare il sistema scolastico, di investire in cultura e innovazione, di rafforzare i diritti e i doveri dei lavoratori, di evitare lo smantellamento della sanità pubblica. Di fronte a tali questioni, non si possono avere atteggiamenti passivi e allo stesso tempo non serve limitarsi alla lamentela e alla denuncia ad oltranza, o peggio ancora sparare nel mucchio come se le colpe potessero sempre distribuirsi a tutti meno che a se stessi. La proposta di governo del Partito Democratico è l’unica che oggi può restituire credibilità all’Italia. E di maggiore credibilità ha bisogno anche la politica. Non se ne può più dello spettacolo indegno a cui siamo quotidianamente sottoposti: corruzione, privilegi, familismo e cafoneria pura. I Parlamentari hanno diritto ad un’indennità stabilita dalla legge che è prevista dalla stessa Costituzione come garanzia di indipendenza. Questo basta.
Non c’è bisogno di ulteriori ed incomprensibili privilegi. Per questo motivo, per quanto mi riguarda, mi impegnerò pubblicamente a rinunciare a qualsiasi ulteriore beneficio qualora venissi eletta. E questo non per fare populismo, ma perché è una condizione fondamentale per ritornare alla normalità. Voglio, infine, richiamare l’assoluta necessità che il nostro territorio ha di vedere praticata una migliore attività legislativa.
La provincia di Salerno ha pagato caro le scelte dei governi di centrodestra centrali e periferici, soprattutto in termini di sanità, trasporti, sviluppo, cultura e occupazione. Si è tentato di isolare un’intera provincia smantellando il trasporto pubblico e chiudendo scuole, ospedali, musei. E’ necessario che il Partito Democratico si concentri su di un’iniziativa legislativa, nell’ambito delle competenze esclusive ma anche di quelle concorrenti con la Regione Campania, che possa favorire la ripresa del nostro territorio a partire dalla valorizzazione del suo immenso patrimonio culturale e che possa accendere delle opportunità di crescita per l’intero Mezzogiorno.
Gina Fusco