Rivolta a Sarno dove gran parte della cittadina èrimasta senza erogazione idrica per circa due giorni. Nella bufera la Gori e il Comune per la cattiva gestione del disservizio diventato un caso eccezionale. L’interruzione idrica ha interessato oltre diecimila persone dell’area storica cittadina. la Gori ha avvertito il Comune, lunedì sera, alle diciannove e trenta, via fax con il quale si evidenziava che mezzora dopo, dalle venti, una parte della città sarebbe potuta rimanere a secco per i lavori di manutenzione alle condotte sotto il Saretto, accessibili da via San Giovanni.
L’intervento ha interessato gli impianti gestiti direttamente dalla Regione che consentono il prelievo dell’acqua e lo smistamento nei comuni del vesuviano e oltre. Un disservizio che sarebbe dovuto durare al massimo dodici ore e, invece, ancora ieri affluivano segnalazioni di carenza idrica in città. Il Comune e la a società che gestisce il servizio idrico sul territorio sono stati accusati di scarsa informazione all’utenza e di aver sottovalutato la portata del disagio, senza darsi i tempi e la pubblicità adatta per una sospensione di questo rilievo per lavori che, sicuramente, sarebbero già stati programmati da tempo e, quindi, ci sarebbe potuto essere stato tutto lo spazio per fornire adeguate indicazioni sulle opere e la durata, consentendo alla popolazione anche le dovute precauzioni.