Riceve cartelle dell’Ici, Irpef e quelle della tassa automobilistica dall’Equitalia vecchie di anni ma non aveva mai avuto la notifica dal Comune di Scafati: fioccano i ricorsi contro l’Ente e la società per cartelle mai arrivate a destinazione. Tutto è iniziato col ricorso presentato davanti alla commissione tributaria provinciale di Napoli da uno scafatese contro l’Equitalia Sud per cui il Comune ha deciso con una seduta di Giunta di costituirsi in giudizio nominando per la causa che andrà ad affrontare, l’avvocato di fiducia dell’amministrazione comunale, Lucia Iovino. Il cittadino era venuto a conoscenza solo pochi mesi fa di alcune cartelle dell’Ici relativa al 2000 ed anche dell’Irpef che avrebbe dovuto pagare nel 2008 nonché della tassa automobilistica relativa al 2007.
Debiti verso Equitalia per circa 40mila euro in totale che il malcapitato sostiene di non sapere nulla. Stando alla denuncia del ricorrente infatti il Comune di Scafati non gli ha mai notificato attraverso Equitalia le cartelle in questione che accumulano un debito di 762euro per l’Ici del 2000, 2120euro per la tassa automobilistica e ben 35mila e 274euro per l’Irpef del 2008. Un bel buco che rischia di mandare l’imprenditore scafatese sul lastrico. Ecco perchè l’uomo che ha sostenuto di non saperne nulla ha deciso di trascinare davanti al giudice della commissione provinciale di Napoli il caso tirando in ballo quelli che sono secondo lui i ‘colpevoli’ di questa assurda situazione di cui è lo sfortunato protagonista: l’Equitalia e il Comune di Scafati. L’episodio è però solo uno dei tanti che si stanno verificando all’Ente. Sono tantissimi i casi riferiti per lo più agli anni pre- Geset e man mano stanno venendo fuori nell’attività di accertamento messa in campo dalla società che gestisce i tributi comunali. Un vero e proprio vaso di Pandora che se verificato a sfavore dell’Ente potrebbe diventare un terremoto per Palazzo Meyer costretto a dover rinunciare a questi fondi.
Per difendersi in questa causa dal sapore tributario il Comune ha perciò nominato nell’esecutivo cittadino l’avvocato Licia Iovino chiamata a difendere le buone ragioni dell’Ente scafatese. La stangata ricevuta dal cittadino difeso invece dall’avvocato Ludovico Montera è stata davvero preoccupante ma è solo l’inizio di una lunga serie di cartelle pazze che potrebbero arrivare a casa di quanti – magari ignari – pensano di aver saldato ogni debito ma scoprono dopo anni di avere buchi anche a quattro zeri. Intanto l’Ente non intende rinunciare agli arretrati. il debole bilancio comunaledel Comune di Scafati deve infatti fare i conti proprio con gli introiti da riscuotere dagli anni passati: se non si recuperano quelle somme mai arrivate nelle casse di Palazzo Meyer allora la situazione diventa veramente tragica.
A complicare il difficile adesso è anche il blocco dei fondi regionali destinati al Comune di Scafati: l’Ente ha infatti debiti verso Palazzo Santa Lucia relativi a dei vecchi canoni idrici mai pagati. Si tratta del decennio 1981-1991 completamente scoperto a livello economico: ecco perchè il Comune ha deciso di farsi dilazionare il debito e quindi dovrà pagare un milione e 200mila euro in rate mensili da circa 115mila euro. Una vera ‘mazzata’ per le casse comunali che se i fondi pubblici regionali non verranno sbloccati, allora sarà difficile anche pagare gli stipendi ai dipendenti.
Valeria Cozzolino