Corbara in evidenza al Giffoni Film Festival con la sue potenzialità turistiche ma soprattutto con quanto di buono la natura ha donato alla cittadina del Valico di Chiunzi. “Una bella realtà a due passi da Salerno” – l’ha definita il patron del Gff, Claudio Gubitosi, intervenuto per accogliere il sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo, il vicesindaco, Marco D’Antuono e la delegata alla cultura, Mariagrazia Lombardi. Nell'incontro, occhi puntati sul nobile e unico pomodorino di Corbara, il cosiddetto "Corbarino", famoso per le sue proprietà organolettiche dovute alla tipicità del luogo. L’amministrazione, lo scorso inverno, di comune accordo con alcune imprese agricole della zona, ha costituito un comitato promotore e ha avviato un iter amministrativo per il riconoscimento della “Denominazione Origine Protetta”, più noto come marchio DOP.
"Questa amministrazione – ha affermato il sindaco Pentangelo – vuole valorizzare, favorire e promuovere la tipicità dei prodotti locali, in modo particolare il pomodorino di Corbara. Ringrazio – continua – il direttore Gubitosi per averci aperto, accogliendoci qui a Giffoni, una finestra sul mondo ”. Nel corso della conferenza non sono mancati riferimenti alla “Calata dell’Angelo”, manifestazione folkloristico–religiosa unica nel suo genere, nata alla fine dell’800 in onore di Sant'Erasmo, che si svolta la scorsa settimana e che attira tantissimi visitatori da tutta Italia. La particolarità di questa tradizione ormai centenaria è la “calata”: una persona vestita da angelo compie un percorso di circa 150 metri sospeso in un cerchio di ferro.
Calato lungo una teleferica, attraversa la valle a un’altezza di cinquanta metri. Durante il tragitto, l’angelo canta 13 strofe in onore di Sant'Erasmo Per l’amministrazione corbarese la presenza al GFf è solo il primo importante passo verso la valorizzazione della cittadina che già conta importanti “ponti” anche oltreoceano. Da Corbara, autentico ponte tra Costiera Amalfitana e Agro Nocerino Sarnese, si lavora per andare oltre la crisi e rilanciare l’autenticità e le enormi potenzialità del territorio.