Una task force per arginare il fenomeno del cosiddetto "sacchetto selvaggio", l'allestimento di un'isola ecologica e la ridefinizione del rapporto con il Consorzio di Bacino Salerno 1: questi alcuni degli argomenti al centro dell'incontro che, ieri sera, ha visto protagonisti a palazzo San Carlo, i commissari straordinari, il comandante dei caschi bianchi Franco Prudente e l'addetto alla controllo dell'operato del Consorzio per conto del Comune, Alfredo Amendola. La questione rifiuti è da sempre al centro dell'attenzione della triade commissariale che, stanca di ritrovarsi dinanzi a strade invase da sporcizia, discariche a cielo aperto, fontane ricolme di spazzatura, intende adottare la linea dura, per garantire un servizio di igiene urbana efficiente. Nei prossimi giorni, dovrebbero essere intensificati i controlli da parte degli uomini della polizia locale su tutto il territorio. I caschi bianchi saranno chiamati a stanare quei cittadini che non rispettano le regole della differenziata e quanti continuano a sversare materiale di ogni genere in alcune zone della città, che si sono trasformate in vere e proprie discariche.
Casi limite si registrano in via Nassirya nell'area Pip, alle spalle del cimitero, in via Amalfitana e nei pressi del centro sociale. Capitolo spazzamento, il servizio offerto dal Consorzio non è soddisfacente. Lungo le strade, sia nel centro che in periferia, si notano cartacce, bottiglie di vetro e rifiuti di ogni genere. Una situazione insostenibile, tanto che si starebbe profilando l'ipotesi di affidare questa attività ad un'altra ditta, attraverso una gara ad hoc. Per quanto concerne la realizzazione dell'isola ecologica, la triade intenderebbe realizzarla nel sito di via Mangioni, già utilizzato in passato durante le varie emergenze rifiuti.
L'area attualmente di competenza della Multiservice passerà sotto la gestione del Comune e per realizzare l'isola ecologica, i commissari potrebbero avviare le procedure per accedere ai finanziamenti messi a disposizione dalla Regione. Altra nota dolente, affrontata nel corso dell'incontro, quella relativa al canone da corrispondere al Consorzio. Il Comune, nelle scorse settimane, ha annunciato di voler stanziare solo le somme dovute per i servizi realmente offerte e per il pagamento della manodopera effettivamente utilizzata. In pratica, si pensa di decurtare la rimessa da 250 mila euro finora garantita. Decisione che potrebbe innescare un nuovo braccio di ferro tra palazzo San Carlo e il Consorzio. Al momento il Comune non ha ancora corrisposto il canone, poiché si sta valutando l'entità dell'importo da versare.
Tiziana Zurro