Scafati. Guerra dell’acqua. La Gori diffida il comune

“Faremo causa al Comune di Scafati” in una lettera del presidente Gori, Maurizio Bruno indirizzata al sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, in risposta all’ordinanza sindacale 76 del 5 novembre 2013 con cui si ordina alla Gori di sospendere le operazioni di distacco della fornitura di acqua potabile ai cittadini morosi, scoppia la diffi da a Palazzo Meyer. “La Gori applica ed è obbligata ad applicare le regole previste dalla Legge (Codice Civile), nonché dalla Carta del Servizio Idrico Integrato (SII) e dal Regolamento del SII. Questi ultimi due documenti, approvati tra l’altro dall’assemblea dei Sindaci dei 76 Comuni il cui SII è gestito dalla Gori prescrivono, nel caso della morosità, una apposita procedura, che arriva alla sospensione della fornitura idrica solo dopo preavvisi e diffi de notifi cati direttamente e preventivamente agli interessati” scrive Bruno “E agli utenti è comunque sempre data la possibilità di regolarizzare la propria posizione anche mediante la rateizzazione del proprio debito. Detto ciò, appare alquanto singolare che un amministratore pubblico si faccia difensore e promotore dell’illegalità, ordinando addirittura alla GORI di interrompere le attività verso i morosi. Le bollette vanno pagate da tutti affi nché tutti ricevano il medesimo servizio. Perché è di questo che stiamo parlando: Gori assicura che l’acqua arrivi nelle case di tutti i cittadini, e per far ciò sostiene costi (manutenzione, energia elettrica, potabilizzazione, smaltimento e depurazione delle acqua refl ue, per citarne solo alcuni) e realizza investimenti che devono necessariamente essere sostenuti dagli introiti della tariffazione. E se gli Utenti continuano a non pagare le bollette, come può il gestore garantire un servizio efficiente? Se poi sono le situazioni di indigenza a preoccuparla, vorrei ricordare a lei e a tutti i cittadini di Scafati che il regolamento del SII prevede agevolazioni tariffarie per le Utenze deboli e disagiate, agevolazioni applicate ovviamente anche in caso di morosità (relativamente all’anticipo da versare in caso di rateizzazione o al numero di rate, ad esempio). Senza considerare, poi, che, l’amministrazione comunale può segnalare alla Gori le situazioni di straordinaria e documentata situazione di disagio. Mi corre l’obbligo, dunque, di riaffermare la legittimità e la correttezza dell’operato della Gori, che deve assicurare anche la parità di trattamento tra tutti i cittadini- utenti: la morosità, così come il fenomeno dell’evasione fi scale, danneggia chi invece paga regolarmente il servizio fruito. Per tali ragioni, oltre che per obblighi di legge, la Gori proseguirà nelle attività di contrasto della morosità. Considerati, poi, i molteplici profi li di illegittimità che l’ordinanza da Lei adottata presenta (già censurati dall’Autorità Giudiziaria in analoghe circostanze), Le comunico che provvederemo ad impugnare la stessa innanzi l’autorità giudiziaria competente”.

Subito, dopo la lettera il consigliere comunale Fdi, Cristoforo Salvati: “Invece di invitare i cittadini a non pagare le bollette, chiediamo al sindaco di Scafati ed all’amministrazione comunale il recupero delle risorse in bilancio per ripristinare il contributo ‘una tantum‘ per le fasce più deboli in quanto le bollettazione rappresentano spese essenziali equiparabili a quelle sanitarie, previa verifi ca, attraverso i servizi sociali”. Ad annunciare invece la sua battaglia contro la Gori era stato il consigliere d’opposizione Michele Raviotta: “Il Cotucit agirà a livello legale nei confronti della Gori: non si possono lasciare gli utenti senza acqua. Oltre alla diffi da presentata dal Comune bisognava fare di più: avevo già chiesto alla Giuntadi presentare una delibera con cui si tutelino i cittadini. La Gori non può pretendere di interrompere un servizio del genere, di prima necessità per morosità, se prima non provvede ad installare fontane pubbliche di acqua potabile nel territorio cittadino. In base a questi presupposti noi come Cotucit agiremo per vie legali contro la Gori in merito a questi episodi, ma chiedo al Comune di sposare la stessa iniziativa. Tutto era iniziato quando la Gori aveva lasciato a secco i morosi ed addirittura un uomo in via della Resistenza agli arresti domiciliari. Aliberti aveva deciso di diffi – dare la società.

D’accordo con il sindaco anche il presidentedell’associazione Spes, Maria Rosaria Vitiello: “La Gori non può sospendere la fornitura d’acqua delle famiglie in diffi coltà. L’associazione Spes di Scafati denuncia la Gori riguardo la prassi della società gestore dell’acqua di chiudere la fornitura in caso di utenti morosi. Il fatto che la Gori goda dello strumento della sospensione della fornitura, è un abuso. L’acqua è un bene primario, naturale ed essenziale. Non può esistere un soggetto al mondo che possa privare un cittadino dell’acqua. E’ una battaglia di civiltà, di buon senso ma soprattutto di umanità. Abbiamo chiesto come associazione e attraverso petizione pubblica che l’amministrazione comunale scinda il contratto con la Gori ed avvii il processo di ripubblicizzazione dell’acqua così come già fatto in tanti altri comuni afferenti all’Ato 3.
CV

Redazione

Sito di informazione. Servizi giornalistici video e testuali 24 ore su 24 dall'Agro Nocerino Sarnese, Area Vesuviana, Monti Lattari, Valle dell'Orco e Valle Metelliana e Salerno Nord.