Scafati. Pignoramento alla tesoreria comunale

Una nuova tegola si è abbattuta su Palazzo Mayer, un pignoramento per la somma di circa 185mila euro è stato eseguito presso la Tesoreria del Comune. Il creditore è la Samte srl, società dell’ente Provincia di Benevento, comunemente conosciuto come sito di Tritovagliatura dei rifiuti, nel quale per un periodo di tempo nel 2010, sono stati conferiti i rifiuti indifferenziati provenienti da Scafati. La Samte srl avrebbe in sospeso tre fatture relative ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2010 per un totale di 184.740 euro. Secondo la stessa società pubblica, il Comune di Scafati sarebbe inadempiente e da qui il decreto ingiuntivo diventato poi esecutivo, sfociando nel pignoramento, in quanto l’amministrazione non ha ritenuto opportuno opporsi. Secondo l’assessore all’Ambiente e all’avvocatura dottoressa Daniela Ugliano, Scafati conferisce l’indifferenziato presso lo Stir di Battipaglia: “ma in quel periodo, forse a causa di indisponibilità di altri siti, la Regione impose il conferimento presso Benevento, gestito dalla Samte”. La Ugliano chiarisce che: “lo smaltimento dell’indifferenziato non è competenza comunale, ma provinciale. Noi possiamo solo raccogliere e trasportare”.

In effetti, è la Eco Ambiente a gestire il ciclo integrato dei rifiuti urbani nella provincia di Salerno. La Ecoambiente spa è interamente di proprietà della Provincia, nata nel 2009 in attuazione della Legge n° 26 del 26 Febbraio 2010 di conversione del D.Lgs 195 del 30 Dicembre 2009. I comuni, secondo la stessa legge, devono occuparsi solo di raccolta. E allora perché la Samte rivendica il pagamento delle tre fatture per 185mila euro da Scafati? “Ci sarà stato un errore di forma, lo Stir e quindi lo smaltimento dell’indifferenziato viene pagato dal contribuente con l’emissione del ruolo ad opera della Geset, e l’importo finisce direttamente nelle casse della società provinciale che lo gestisce. Quindi dovrebbe essere stata la Ecoambiente a pagare lo Stir di Benevento, non vedo cosa c’entra il Comune di Scafati” aggiunge Daniela Ugliano. Riassumendo, secondo l’assessore della Giunta Aliberti con l’emissione dei ruoli relativi alla Tarsu l’importo viene pagato dal contribuente direttamente alla società della Provincia, che in questo specifico caso, avrebbe dovuto girare alla Samte di Benevento. Forse il problema nasce proprio perché in quel periodo non si è conferito nello Stir di Battipaglia, mentre la Ecoambiente avrebbe però incassato regolarmente l’importo dal ruolo emesso dalla Geset, senza girarlo alla Samte di Benevento. Il condizionale ovviamente è d’obbligo.

Ad ogni modo la Giunta di Pasquale Aliberti ha incaricato l’avvocato Francesco Romano, responsabile del servizio Avvocatura, di difendere le ragioni del comune in Giudizio, dietro rimborso spese pari ad euro 728. Dalla Samte srl è l’avvocato Biancamaria Leone a commentare: “Il pignoramento è stato eseguito in forza di un decreto ingiuntivo divenuto esecutivo per mancanza di opposizione da parte del debitore Comune di Scafati, ed all’esito trascorsi 120 giorni è stato eseguito il pignoramento presso la Tesoreria del predetto debitore”. Vicenda complicata, sul filo delle responsabilità e competenze istituzionali, che solo il Tribunale di Nocera Inferiore potrà chiarire. Non c’è dubbio che in tempi di vacche magre per le casse comunali un pignoramento di 185mila euro potrà limitare ancora di più la spesa per i servizi pubblici, e ancora non è chiaro del perché l’amministrazione non abbia ritenuto opportuno opporsi fin da subito alla richiesta dello Stir beneventano.
Adriano Falanga