Angri. Non a qualunque commistione con la festa patronale

No a qualunque commistione con la festa di San Giovanni. Si accende a poche ore dall’inizio della festa di San Giovanni Battista Patrono di Angri una polemica senza precedenti che vede il comitato organizzatore e il parroco della Collegiata di San Giovanni in aperta polemica con l’amministrazione comunale Mauri e gli organizzatori di una sagra cittadina nel centro del paese. Secondo il comitato festa e il parroco sarebbe stato opportuno prevedere la manifestazione lontana dal calendario dei festeggiamenti che da secoli scevera ogni possibile contaminazione. Alfonso Lambiase dell’ “Associazione San Giovanni Battista” si dice perplesso per la decisione del comune nel favorire iniziative aliene alla festa: “E’ una festa ultra centenaria che coinvolge l’intera comunità purtroppo – dice Lambiase ad Agro24/RTA – quest’anno abbiamo avuto problemi, e li abbiamo già da tre – quattro anni – , con l’amministrazione Mauri poiché ha dato adito ad altre attività nel periodo della festa patronale, cosa mai avvenuta negli ultimi quaranta anni, la gente attende per un anno il passaggio di San Giovanni e vuole godersi la festa senza distrazioni”.

Anche don Enzo Leopoldo custode e parroco della collegiata battistina avanza le sue riserve sulle scelte fatte e ribadisce la purezza di una festa che non può assolutamente subire contaminazioni intaccando il principio della tradizione della festa di San Giovanni Battista. Don Enzo Leopoldo non usa giri di parole: “Ci sono tanti mesi a disposizione per organizzare altre feste perché disturbare la festa di San Giovanni, la festa del Santo Patrono?”, si interroga il sacerdote. Reazioni unanimi anche dalla società civile per la “gaffe”. Sulla questione interviene anche il consigliere di maggioranza Alfonso Scoppa: “Certe tradizioni vanno salvaguardate, altrimenti si stravolgono gli equilibri e la genuinità dei paesi come Angri, ancora relativamente tranquilli e sempliciotti. Non andava autorizzato altro in concomitanza alla festa di San Giovanni Battista, si poteva programmare tranquillamente per le prossime settimane. La sacralità non deve essere utilizzata per fini commerciali”.

Sulle barricate anche gli stessi commercianti che hanno visto nella sagra una mancata opportunità di guadagno. Alfonso Mauri associato della Confersercenti, organizzatrice della sagra, si chiede: “Qual è il primo compito della Confersercenti? Tutelare il commercio ed i commercianti. In questo caso l'associazione di categoria si è messa a fare concorrenza a noi commercianti. Io – dice Mauri – tra le altre cose sono anche un loro associato, e come sempre loro uso associativo , organizzano partono eseguono e incassano senza che i soci sappiano nulla, ma questa volta hanno toccato il fondo, tanto tempo a disposizione perché proprio durante la festa patronale il motivo principale e' sicuramente sfruttare il grosso flusso di persone che arrivano da ogni dove per l'attaccamento al santo Giovanni Battista quindi fare concorrenza sleale ai tanti commercianti che aspettano la festa patronale per una boccata d'ossigeno. Tante pizzerie ed osterie che vivono il nostro territorio si vedono portare in casa nostra pizzerie di Scafati e Pagani nel mezzo della festa patronale”.

Anche Salvatore La Mura del Movimento “Aria Nuova” prende una posizione netta: “Così difficile posticipare la festa della Pizza? Sarebbero stati più giorni di festa per Angri. Questa volta – dice La Mura – siete stati davvero mediocri, e mi riferisco a chi ha spinto che ciò si svolgesse in onore dei festeggiamenti del nostro Patrono e a chi come sempre vede ‘possibilità di lurco’ ”.
Luciano Verdoliva

Redazione

Sito di informazione. Servizi giornalistici video e testuali 24 ore su 24 dall'Agro Nocerino Sarnese, Area Vesuviana, Monti Lattari, Valle dell'Orco e Valle Metelliana e Salerno Nord.