I sindaci della Provincia di Salerno pronti ad occupare pacificamente la Direzione Generale dell’Asl per protestare contro quella che definiscono una “gestione scellerata della sanità nel nostro territorio”. Una mobilitazione istituzionale “sintomo –spiegano- di una comune sofferenza nei confronti del direttore generale, Antonio Squillante che continua ad interpretare il decreto 49 a favore degli amici e ad attuarlo in maniera radicale, invece, per i nemici”. Secondo i sindaci pronti alla protesta il manager dell’Asl Salerno “agisce da militante di partito”.
Il sit in pacifico è previsto per giovedì prossimo alle ore 10. Alle 11 è prevista una conferenza stampa per chiarire le motivazioni della mobilitazione. “In questi anni –ha affermato il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti- abbiamo combattuto contro un direttore generale che non ha ritenuto indispensabile concertare le sue azioni con sindaci del territorio, non ha usato una politica aziendale, favorendo e dato risposte solo agli amici di partito, non ha messo in campo strategie che incontrassero le esigenze sanitarie della Provincia. E’ opportuna una mobilitazione dei sindaci del nostro territorio che più di altri vivono la gestione sanitaria personalistica di Squillante, una partecipazione che vada oltre l’appartenenza politica”.
Sulla stessa scia il sindaco di Eboli, Martino Melchionda: “Il direttore generale Squillante –ha sottolineato Melchionda- non può continuare ad interpretare i decreti commissariali in materia sanitaria a proprio uso e consumo, penalizzando, puntualmente, chi non appartiene alla sua stretta cerchia di sodali politici. Stiamo ancora aspettando da Caldoro che convochi il tavolo tecnico, promesso e di cui non si è saputo più nulla. In tal senso, per quanto ci riguarda, il Presidente della Regione è inadempiente. Occorre rivedere al più presto la riorganizzazione sanitaria della provincia di Salerno, territorio che ha pagato il prezzo più alto in termini di riduzione dei servizi sanitari essenziali e di chiusura dei reparti”.
Duro anche l’intervento del sindaco di Angri, Pasquale Mauri: “Si sta giocando sulla pelle dei cittadini. Il direttore generale. Antonio Squillante –ha evidenziato Mauri- sfascia la Sanità della nostra Provincia a scapito delle nostre famiglie. Chiediamo con forza che tutto ciò non accada più e che si ritorni a parlare di Diritto alla Salute”. Aderisce alla mobilitazione anche il neo primo cittadino di Pagani, Salvatore Bottone: “Condivido la protesta –ha dichiarato Bottone-, sicuramente sarò presente giovedì in quanto credo sia necessario fare un ragionamento sulla situazione sanitaria di tutta la Provincia direttamente con Caldoro e Morlacco”.
Anche il sindaco di San Valentino Torio, Felice Luminello chiede maggiore attenzione e sensibilità nei confronti del sovraffollamento dei presidi ospedalieri di Sarno e Nocera. “L’apertura del punto di primo intervento di Scafati –ha sottolineato- produrrebbe un decongestionamento dei pronto soccorso degli altri ospedali”. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di San Marzano sul Sarno, Cosimo Annunziata: “E’ impensabile –ha detto Annunziata- che si consideri la sanià pubblica solo sotto l’aspetto della spesa. Voglio ricordare a chi di dovere che la sanità italiana vero è che spende circa il 7% del Pil, ma produce allo stesso tempo un Pil del 12%. Diventa quindi di facile lettura come le risorse autoprodotte possono essere impiegate per la salute pubblica. Non è mai stato provato che i tagli nella sanità producono effetti benefici per l’economia e la popolazione, il consigliere delegato all'ambiente del Comune di Marina di Camerota, Ciro Troccoli, il sindaco di Vibonati, Massimo Marcheggiani e il sindaco di Montercorvino Pugliano, Domenico Di Giorgio.
Tiziana Zurro