Scafati. D’Alessandro. Sport minori a rischio

Scafati candidata al riconoscimento Aces-Europe città europea dello sport e il Pd lancia l’allarme per gli sport minori. L’amministrazione guidata da Pasquale Aliberti è stata scelta per i molteplici successi delle società sportive territoriali. La notizia ha suscitato però le osservazioni del consigliere comunale ed ex candidato sindaco Vittorio D’Alessandro: “Leggo con piacere che l’amministrazione comunale di Scafati, per le sue iniziative e l’interesse dimostrato in questi anni nei confronti dello sport cittadino, è candidata al riconoscimento Aces-Europe di Città Europea dello Sport per l’anno 2016. L’assessore Fogliame, soddisfatto della cosa, dichiara che Scafati vanta circa 4000 atleti che settimanalmente si allenano nelle strutture comunali e 32 società convenzionate con l’ente e, poi, ricorda anche le vittorie dello sport scafatese come lo scudetto della Pallamano, ma dimentica di dire che l’amministrazione di cui fa parte, si sta rendendo colpevole del più grande disastro della storia della nostra città in termini di strutture sportive – scrive in una nota l’esponente consiliare del Pd – Siamo l’unica città della provincia di Salerno ad avere due strutture idonee per consentire lo svolgimento di tutte le attività sportive, ma l’assessore Fogliame dimentica di dire che il Pala Oberdan sta per essere demolito ed al suo posto sarà costruita una palestra scolastica con 500 posti ma con una superficie di gioco priva di parquet ma, soprattutto, inidonea per lunghezza ad ospitare gare di pallamano e di calcio5”.

D’Alessandro si riferisce al nuovo Polo Scolastico e alla palestra annessa. Il consigliere comunale chiese al consiglio comunale di votare una variante in corso d’opera che prevedesse, nei margini di spesa ammessi, l’adeguamento della palestra per consentire lo svolgimento degli sport minori. “E nonostante ciò a nessuno interessa predisporre una modesta variante al progetto, tra l’altro già modificato integralmente, prima dell’inizio dei lavori e con una procedura di dubbia legalità, che risolverebbe il problema – continua Vittorio D’Alessandro – Il presidente della commissione sport non è in grado di far valere quanto sostiene all’interno della commissione circa la necessità di predisporre una variante, in quanto basta che un tecnico qualsiasi dica di no e lui risponde obbedisco per non dare fastidio al grande capo. L’ordine del giorno votato in consiglio comunale sull’argomento non ha avuto alcun seguito ufficiale in quanto, sebbene il consiglio abbia votato affinché i tecnici valutassero la possibile variante, nessuna risposta ufficiale è stata ad oggi fornita a lavori già iniziati. Il presidente della commissione lavori pubblici, benché sollecitato sulla questione, non ha mai voluto affrontare la problematica”.

Secondo D’Alessandro l’enorme flusso che convoglierà vero l’unica struttura rimasta, il Palamangano, finirà per far collassare l’intero sistema sportivo scafatese. “Resto comunque del parere che la variante è ancora possibile e che salverebbe la pratica di due sport importanti a Scafati, basta volerlo ma è del tutto evidente che ai massimi livelli dell’amministrazione la questione non interessa a nessuno, l’importante è che la ditta vincitrice abbia, nonostante tutto, conservato l’appalto e non raccontassero favole circa un’altra futura struttura in Via Tricino che, al momento, è solo frutto di pura fantasia” conclude il consigliere dei democratici, riferendosi ad un preventivato nuovo palazzetto dello sport in costruzione in via Tricino, come ricordava Aliberti in consiglio comunale.
Adriano Falanga

Redazione

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