«Nocera come Cesena: il sindaco non poteva scegliere di meglio», questo il commento dell’associazione Nocera Protagonista, alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Manlio Torquato ad un’emittente televisiva locale. Il sodalizio, dopo la seduta di consiglio comunale di lunedì, torna sulla questione Tari. “Della Tari non critichiamo il lavoro fatto in commissione, ma i 9.200.000 euro che è il costo complessivo del servizio e su cui viene ripartita la tassazione a carico dei cittadini –si legge nella nota-. Noi siamo abituati a leggere i dati e le informazioni e per questo diciamo che Torquato non poteva scegliere di meglio prendendo ad esempio il comune di Cesena”.
L’associazione pubblica anche due tabelle che fanno riferimento alla situazione che si registra a Cesena. “Dalla prima tabella estrapolata dal sito istituzionale “Cesena in dati” – va avanti il comunicato – rileviamo che il comune nel 2009 era a quota 44% di differenziata e oggi è al 52%, un aumento dell’8% in 4 anni. Quello che è sfuggito è che i dati dell’altra tabella parlano di un raddoppio della pressione tributaria nella città romagnola”. Il sodalizio nocerino, poi, rifacendosi a un articolo di “Cesena Today” datato 12 aprile 2014, evidenzia che nei 30 comuni di Forlì-Cesena la raccolta differenziata nel 2013 continua a rimanere sopra al 50% (percentuale superata per la prima volta nel 2012) e che a Cesena, il sistema integrato (porta a porta per organico e indifferenziato e contenitori stradali per le altre tipologie di rifiuti, per 45.000 abitanti pari ad oltre il 45% dei cesenati) ha fatto raggiungere ad agosto 2013 il 75% di raccolta differenziata.
“Quindi – sottolinea l’associazione Nocera Protagonista – anche a Cesena hanno iniziato la pratica del “Porta a Porta”, visto che i soli bidoni colorati non sono bastati ad aumentare in maniera considerevole la percentuale di differenziato”. I membri dell’associazione invitano dunque il sindaco a “non andare a fotografare chi sta peggio di noi, perché così non troverà la soluzione ma solamente la soddisfazione di stare su un cumulo di “munnezza” più ordinato e sversato, a caro prezzo in discarica”. Infine, l’associazione torna sulla questione trasparenza.
“Circa la sbandierata trasparenza – conclude la nota – sono stati gli stessi consiglieri di maggioranza che si sono astenuti a sottolineare che il piano finanziario, ripetutamente sollecitato agli uffici comunali in sede di commissione bilancio ed ambiente, è stato esaminato soltanto in Consiglio comunale, per quello che si poteva, a seguito di una sospensione dei lavori dell’assemblea. Tanto è vero, che il consigliere Anna Cristiana Pentone ha evidenziato come sebbene il piano finanziario recasse una data antecedente l’ultima commissione bilancio-ambiente, lo stesso non fosse stato sottoposto in quella sede all’esame dei commissari e degli esperti. E’ bene evidenziare che la Tari non ha avuto rincari, ma è utile ricordare che siamo tra le città con il costo del servizio più caro di Italia e che, senza un immediato atto risolutivo, la città anche il prossimo anno sarà costretta a sopportare costi elevatissimi rispetto ad un servizio scadente”.
Tiziana Zurro