Non tutti i sindaci dell’agro hanno accolto l’appello del commissario del Consorzio di Bonifica Integrale Sarno, Antonio Setaro. L’incontro al consorzio con i sindaci, tecnici ed enti del territorio Sarnese – Vesuviano per definire un piano congiunto di manutenzione straordinaria riguardo alla riduzione del rischio idrogeologico, in vista della stagione invernale era ritenuta una tappa fondamentale. Al tavolo di concertazione erano seduti solo il 40% dei sindaci del bacino. Imbarazzante anche l’assenza degli assessori regionali, l’Arcadis, il Genio Civile, l’Ente d’Ambito. Al centro della discussione il progetto del Grande Sarno dove non sono mancate animate discussioni.
È emerso che il Consorzio di Bonifica ha competenza manutentiva sui propri canali, estesi su circa 350 chilometri di territorio. Il Consorzio sarebbe fortemente pressato dai debiti, sempre secondo il commissario, perché avrebbe realizzato interventi costosi che non sarebbero stati coperti economicamente dagli enti competenti. Il commissario Setaro ha tenuto a precisare che il monitoraggio e altre competenze sui fiumi sono del Genio Civile, anche se dai comuni è arrivato chiaro il messaggio che l’ente disponendo di mezzi e uomini deve essere maggiormente funzionale. Lo Stesso Setaro ha voluto mettere in evidenza l’assenza del Consorzio di Bacino nel Progetto Grande Sarno, auspicando una maggiore interazione con Arcadis e Genio Civile. A margine la polemica tra il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti che difende la scelta progettuale delle cosiddette vasche di laminazione, avversate, in maniera decisa, da tutti i sindaci del comprensorio interessato dalla loro realizzazione.