“Chi ci ha preceduto regalò quest’area a Paolo Artioli che lasciò un disastro economico con il suo fallimento oltre a due milioni di euro di debito con gli imprenditori che acquistarono i capannoni”, parole di Pasquale Aliberti al “tour” organizzato nel cantiere di riqualificazione area ex Copmes. Davanti a un centinaio di persone il primo cittadino ha presentato lo stato dei lavori a imprenditori, funzionari della banca Bnl concessionaria del mutuo di 10milioni di euro, mezzo consiglio comunale, giunta e cittadini curiosi.
“Mi sono voluto fare un regalo anche io, nel giorno del mio compleanno” le parole di Aliberti. Presenti al tavolo anche l’amministratore delegato della Stu Scafati Sviluppo Filippo Sansone, il Presidente Antonio Mariniello e l’architetto progettista Valeriano Pesce. Esordisce Sansone, presente fin dalla nascita al progetto che lui stesso definisce: “opera di eccellenza di quest’amministrazione”. L’Ad ricorda le tante difficoltà affrontate, e ringrazia i “tanti che lavorano senza clamori”. Il progetto di riqualificazione dell’area industriale Ex Copmes è un’opera da 33 milioni di euro, attualmente però è in costruzione un primo lotto di 18 milioni di euro divisi in 8 a carico degli imprenditori e 10 con copertura del mutuo ipotecario della Bnl. Trenta gli investitori che hanno versato ad oggi il 12,5% del 30 dovuto entro Luglio 2015, data di consegna dei lavori. “Siamo a metà dell’opera, il grosso è fatto – spiega Antonio Mariniello – entro Natale alzeremo i primi due capannoni”.
Presenti anche due funzionari della Banca Bnl “a dimostrazione che la stessa ci sostiene e ci è vicina” confermerà Aliberti, smentendo le voci critiche dell’opposizione “che ha scritto all’Autorità di Vigilanza delle cose false”. Il primo cittadino ricorda che il suo mandato sindacale si è aperto con la promessa di realizzare tre grandi opere per l’interesse della città: Ex Copmes, Polo Scolastico e Puc. Approvato lo strumento urbanistico, procedono i lavori del Polo Scolastico: “presto visiteremo anche questo cantiere” mentre il progetto di reindustrializzazione dell’area che fu della Alcatel “è concreto e a buon punto”. Aliberti va oltre: “entro Dicembre apriremo venti nuovi cantieri, da 200mila a due milioni e mezzo di euro, terminato questo primo lotto da 18 milioni, andremo avanti con il secondo, perché ci sono imprenditori che vogliono partecipare”.
Aliberti nel fare la cronistoria dell’opera attacca ancora il centrosinistra: “regalarono l’area ad un truffaldino, oggi noi vendiamo capannoni invece, creando opportunità di sviluppo” poi tesse le lodi della Stu: “una società che non ha dipendenti. Non abbiamo fatto una sola assunzione. Lo Cda è da sei anni che lavora senza prendere compensi. Cosa che avverrà più avanti, perché strettamente legati al progetto di riqualificazione. Grazie anche alla Mavi (ditta appaltatrice ndr) per l’enorme lavoro”. Prima di spostarsi a visitare da vicino il cantiere, è l’architetto Pesce a illustrare alcune peculiarità dell’opera: “Abbiamo pensato ad un contenitore di attività artigianali. Ognuna delle quali avrà una propria individualità perché abbiamo riservato attenzione al colore, diverso per ogni settore, e una cura delle facciate. Ci sarà una sala congressi, una vasca di raccolte acqua piovana dalla quale si attingerà per irrigare i 10mila mq di area verde realizzata con piante che non hanno bisogno di grosse cure – continua ancora l’architetto progettista – inoltre avremo altri 10mila mq di parcheggi”. Presenti anche i consiglieri dell’opposizione, per il Pd Michelangelo Ambrunzo e dal Cotucit Michele Raviotta. Quell’opposizione che lo stesso Aliberti ha definito “costruttiva nell’interesse della città”. Alla fine, gran buffet offerto dal primo cittadino, era pur sempre il suo compleanno.
Adriano Falanga