Polemiche e contestazioni, ieri pomeriggio a Nocera Inferiore, in occasione della visita del viceministro alla Giustizia Enrico Costa. Un confronto vivace quello che ha visto protagonisti, nell’aula consiliare, l’esponente di Governo, gli amministratori dell’Agro nocerino e soprattutto gli addetti ai lavori: il presidente del Tribunale Catello Marano e gli avvocati.
I tanti appelli, le proteste, le tappe a Roma, finora, non hanno sortito grossi risultati e il timore è che anche i provvedimenti annunciati dal viceministro possano rivelarsi poco proficui. Enrico Costa ha annunciato una riunione paritetica tra Ministero della Giustizia e Csm per discutere della revisione delle piante organiche. Un vertice fissato per martedì prossimo. Ma non mancano le perplessità.
In particolare, il presidente del Tribunale di Nocera ha chiesto un’azione mirata per la struttura di Nocera Inferiore.
Il Tribunale, a causa delle carenze di organico, rischia la paralisi totale. Dopo l’accorpamento delle sezioni distaccate di Cava dei Tirreni e Mercato S. Severino è stato concesso solo un solo giudice in più rispetto al passato. Rispetto al semestre gennaio-giugno 2013, nello stesso periodo del 2014 il carico di lavoro è aumentato in media del 30%, arrivando al 65% solo per i fallimenti e al 55% di incremento dei pignoramenti. Per far fronte a una tale domanda di giustizia occorrerebbero almeno 36 giudici, ma a Nocera ce ne sono 28 e 12 pubblici ministeri, contro i sette in servizio. Il personale di cancelleria è sottodimensionato del 25-30%. Una situazione drammatica, dunque, quella che si registra presso il palazzo di giustizia di Nocera Inferiore.