“Le cattive notizie, l’escalation dei furti, degli atti criminosi violenti ma anche il clima politico pesante degli ultimi mesi, contribuisce ad allontanare turisti e investitori da Scafati”. E’ il grido d’allarme di Pasquale Coppola, presidente del consiglio comunale. Coppola analizza gli ultimi dati sul mercato immobiliare e sul commercio locale, e ritiene a ragione che l’immagine di una Scafati violenta e poco sicura non aiuta nessuno.
“Abbiamo bisogno di unità politica, non di divisione – osserva ancora il presidente dell’assise pubblica – perché esportare un’immagine di una città poco sicura, non aiuta quegli investitori che a Scafati vorrebbero aprire attività commerciali o industriali, o comprare casa”.
Insomma, l’avere 38 vigili e una quarantina di Carabinieri in un territorio vasto e intensamente abitato come quello scafatese, contribuisce a creare negatività nelle aspettative di chi vorrebbe investire economicamente in città. Crolla il mercato immobiliare. Il mattone come il commercio, entrambi sprofondati in una profonda crisi da cui sembra sempre più difficile venirne fuori. Chiudono le attività commerciali, restano invenduti gli immobili. Secondo i dati forniti dalla Immobiliare.it nel mese di Novembre 2014 per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media € 1.919 per metro quadro, contro i € 2.125 registrati il mese di Novembre 2013 (con una diminuzione del 9,72% in un anno). Nel corso degli ultimi 24 mesi, il prezzo richiesto all’interno del comune di Scafati ha raggiunto il suo massimo nel mese di Dicembre 2012, con un valore di € 2.200 al metro quadro, trecento euro in meno in due anni. Di contro cresce il prezzo degli affitti, perché se nessuno può comprare, l’unica alternativa possibile è l’affitto. Nel corso del mese di Novembre 2014 per gli immobili residenziali in affitto sono stati richiesti in media € 6,13 mensili a metro quadro, con un aumento del 5,13% rispetto a Novembre 2013.
“Chiaramente la lunga crisi economica che attanaglia l’Italia ha giocato e gioca ancora un ruolo determinante- continua Pasquale Coppola – il pericolo è concreto ed è già sotto gli occhi di tutti. Serrande chiuse, attività produttive in difficoltà, case vuote. L’amministrazione fa già grossi sforzi, ma occorre la sinergia tra tutti però, dalle forze politiche alle associazioni, ai comitati di quartiere. Raccontare solo gli aspetti negativi non aiuta la città e non porta beneficio a nessuno” conclude il consigliere comunale, da due consiliature il più votato in città.
Dieci attentati con bombe, sette incendi dolosi, il più delle volte vittime esercizi commerciali ma anche due consiglieri comunali: l’ex delegato ai servizi cimiteriali Mario Amitrano e l’attuale capogruppo del Pd Vittorio d’Alessandro possono incutere ansia e preoccupazione per chi ha o vorrebbe avere interessi economici in città. Poi ci sono le minacce telefoniche ricevute dal primo cittadino Pasquale Aliberti, che assieme al tentativo di furto sventato solo per caso dai Vigili Urbani presso la sua abitazione fa si che nessuno possa sentirsi “intoccabile”. Poi ancora ci sono le lettere minatorie ai vigili urbani, e i frequenti furti in proprietà private che avvengono anche alla luce del sole, indifferentemente se la proprietà è abitata o meno. Il Prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone ha chiesto un incontro con Aliberti, dove quest’ultimo chiederà ancora una volta, con forza e a nome di tutto il consiglio comunale l’elevazione a comando compagnia dell’attuale tenenza dei Carabinieri.
Adriano Falanga