Scafati. Centro anziani, polemiche senza fine

Può sembrare un argomento “secondario” eppure la questione sui centri anziani tiene banco, e non disdegna critiche e polemiche da parte delle forze politiche. Basta considerare che in Consiglio comunale la solida maggioranza di Pasquale Aliberti sui centri anziani si è spaccata, arrivando a votare contro le stesse indicazioni del sindaco. In un anno il regolamento che li disciplina è stato cambiato due volte, e sempre in occasione delle elezioni per il rinnovo dei comitati di gestione.

La prima volta fu modificato pochi giorni prima delle elezioni al centro di San Pietro, la seconda volta per le elezioni del centro della Villa Comunale, che almeno sulla carta, conta circa 800 iscritti. Un numero tale di elettori che se fosse coeso e compatto potrebbe esprimere almeno due consiglieri comunali, ricevendone una giusta rappresentanza. Non è così, perché il gruppo è spaccato. Una minoranza contesta fortemente la gestione dell’attuale comitato. La stessa minoranza che è riuscita a far cambiare le “regole del gioco” dalla commissione Affari Sociali, inserendo prima il divieto di rielezione del presidente per il terzo mandato consecutivo, e successivamente estendendolo anche alle altre cariche quali segretario, tesoriere e vicepresidente.

Il presidente non sarà scelto più dal comitato di gestione ma sarà eletto direttamente dagli iscritti, assieme ai membri del comitato. Questo perché si vuole garantire un’alternanza tra le cariche di gestione. Così facendo però si corre il rischio di avere un presidente di facciata, senza il sostegno del comitato di gestione, che di fatto diventa il vero organo di governo dei centri anziani.

Ed è ciò che ha fatto sfiorare la rissa sabato sera, quando l’attuale presidente Gennaro Cirillo ha annunciato di volersi candidare nel comitato, assieme al suo gruppo di fedelissimi. Presente anche l’assessore Annalisa Pisacane, uscita delusa per il comportamento dei nonnini. Questa settimana si riunirà la commissione Affari Sociali, si prevede il commissariamento del centro, ma la minoranza chiede un ennesimo cambio delle regole.

Secondo Gennaro Avagnano, grillino dell’associazione Scafati in Movimento che più volte è intervenuto nel centro per sedare gli animi, dietro c’è una chiara strumentalizzazione politica: “Un Comune che si impegna a cambiare due volte un regolamento sui centri anziani e che doveva essere a conoscenza dei problemi che ci sono, ora se ne esce con il commissariamento a dieci giorni dalle elezioni – spiega Avagnano – è un segno ancora una volta che gli assessori di questa amministrazione sono il punto “debole” della gestione politica della Città. La polemica di sabato, sedata solo dall’intervento dei carabinieri, è nata perché chi ha voluto fortemente il nuovo regolamento è incappato in un vulnus (art.25). Ora rendendosi conto cercano il riparo con un appoggio mediatico/politico da quello che con il regolamento gli è sfuggito. Ci auguriamo che non diventi una caccia(ta) alle persone ma solo un riequilibrio della gestione”.

Perché tanta attenzione verso chi dovrebbe gestire il centro? “Semplice – aggiunge il grillino – pensate ad 800 iscritti. Un mare di voti nelle campagne elettorali, ma anche 800 panettoni da comprare a Natale, 800 soci per l’organizzazione delle gite o delle serate spettacolo a pagamento”.

Adriano Falanga

Redazione

Sito di informazione. Servizi giornalistici video e testuali 24 ore su 24 dall'Agro Nocerino Sarnese, Area Vesuviana, Monti Lattari, Valle dell'Orco e Valle Metelliana e Salerno Nord.