AgroInvest e Patto, le due società verso la fusione

Accorpare AgroInvest e Patto Territoriale, sarebbe questa l’intenzione dei primi cittadini dell’Agro nocerino, protagonisti, ieri mattina, di un faccia a faccia con il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora. Al centro dell’incontro il destino degli strumenti di concertazione, ma con molta probabilità si è discusso anche dei nuovi equilibri da garantire in seno ai consigli di amministrazione.

Dopo le elezioni amministrative dello scorso anno, infatti, sono stati eletti tre nuovi sindaci, Canfora a Sarno, Salvatore Bottone a Pagani e Giovanni Maria Cuofano a Nocera Superiore. Alcuni di questi amministratori avrebbero intenzione di partecipare attivamente alla gestione delle società. Una riunione proficua quella voluta dal sindaco di Sarno e presidente della Provincia, Canfora. La scelta di attivare un unico strumento di pianificazione urbanistica sarebbe stata condivisa dai primi cittadini.

“Rispetto a questo –ha dichiarato il presidente di AgroInvest e sindaco di San Valentino Torio, Felice Luminello-, non c’è dubbio che AgroInvest sia stato l’unico strumento in grado di attuare concreta pianificazione economico finanziaria e di attrarre importanti finanziamenti europei. Esempio emblematico I 52 milioni di euro che arriveranno per le aree industriali di Sarno e Scafati. AgroInvest è in grado di programmare e di gestire l’intera area”.

Il sindaco di Angri, Pasquale Mauri, ha anche chiesto l’uscita dei privati dalle due società. “Non è possibile continuare ad andare avanti con queste modalità –ha affermato Mauri-. La legge impone l’uscita dei privati, altrimenti non è possibile garantire la gestione inhouse dei servizi. Inoltre, i privati non hanno fatto da pungolo per favorire lo sviluppo delle imprese, qualcuno ha portato avanti gli interessi delle proprie aziende o ha mirato all’indennità”.

Non finisce qui. Mauri ha duramente criticato le ultime gestioni e ha annunciato che chiederà il rendiconto delle entrate e delle uscite relative al Pip Taurana. “AgroInvest è sull’orlo del fallimento e chi è arrivato dopo di me ha delle responsabilità anche patrimoniali –ha aggiunto l’ex presidente della società, Mauri-. Dal punto di vista contabile hanno fatto una macedonia tra i vari Pip. Porrò una questione di legittimità e voglio il rendiconto delle entrate e delle uscite relative al Pip Taurana”.
Infine, l’aut aut. “Se non sarà garantita la fuoriuscita dei privati e non si procederà alla riunificazione dei due strumenti –ha concluso Mauri-, Angri andrà per la sua strada e lascerà le due società”.

Tiziana Zurro

Redazione

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