“Presidente, raccolga la nostra proposta. Insieme per la Regione si può e basta poco”. E’ quanto si legge nel gruppo Facebook “Noi che vogliamo Pasquale Coppola candidato alle regionali”. In pochi giorni raccoglie già un migliaio di adesioni.
Certo, un mi piace sul social network non equivale a un voto, questo i politici lo sanno bene, ma sanno bene anche che un mi piace può tastare la loro popolarità e il presidente del consiglio comunale ne ha tanta. In entrambe le consiliature di Pasquale Aliberti è stato sempre il consigliere più votato, arrivando a sfiorare i 900 voti nell’ultima tornata elettorale. Da alcuni è considerato il vero antagonista di Aliberti, l’estremo opposto nel perimetro del centrodestra. Gli contestano da un lato la scarsa caratura di politico navigato, ma dall’altro lato gli riconoscono la capacità di parlare ancora di “pancia”, di istinto, e questo per chi ha ambizioni politiche non è un bene.
Il politichese impone diplomazia, equilibrio, scaltrezza, acutezza, tutte doti che Coppola non ha ancora metabolizzato, basti pensare alla sua reazione quando fu posto sotto accusa da Angelo Matrone nel consiglio comunale di ottobre, in cui Coppola fu politicamente sconfitto da Aliberti, forte dell’appoggio della sua maggioranza. Ma se il presidente del consiglio non riesce a scalfire il consenso alibertiano in maggioranza, riesce a farlo però sul campo del consenso popolare. E’ lui l’unico che quanto a voti potrebbe impensierire la leadership di Pasquale Aliberti, l’unico capace davvero di togliere terreno elettorale alla moglie, consigliere regionale uscente Monica Paolino.
E’ questo che avrà pensato Gianluca Trezza, l’autore del gruppo Facebook, che di sua spontanea iniziativa vuole convincere Coppola a giocarsi la carta delle regionali. “Noi Speriamo che raccolga la nostra proposta – scrive Trezza – In attesa prepariamo un incontro con il Presidente Pasquale Coppola per discuterla”.
Resta silente il diretto interessato, si è lasciato solo scappare un: “mi fa piacere della stima che mi viene riposta, ma non mi sento pronto a una simile sfida, sono un uomo di popolo, non di partito”. Già, perché la candidatura è più facile a dirsi che a farsi. Occorre un partito in primis, e Coppola, seppur dato vicino al Nuovo Centro Destra, non ha mai aderito ufficialmente. Occorre poi un radicamento oltre confini cittadini, e non sembra che Coppola abbia questa possibilità, a differenza di Aliberti, che invece ha ben in mano la struttura di Forza Italia in tutta la provincia. Però c’è chi fa anche un altro ragionamento, guardando invece al post Aliberti, che è al suo secondo mandato da sindaco. Forza Italia oggi è alla metà dei consensi del 2010, e la Paolino, nonostante gli sforzi del marito di porla al centro del dibattito politico, non riuscirà a bissare i 6300 voti dell’altra volta, raccolti nella sola Scafati. Aliberti ha fissato a 3000 – 3500 voti l’asticella, lavorando poi a consolidarsi in provincia. Vedi ad esempio l’accordo con Paolillo a Pagani, oppure il sostegno a Melchionda ad Eboli, nominato a capo del Consorzio delle Farmacie. Aliberti ha lavorato in lungo e largo tessendo bene i fili della riconferma della Paolino.
Questo però ha scontentato parecchi sostenitori del centrodestra scafatese, pronti invece a scommettere su Coppola per il post Aliberti. Il ragionamento è questo: Coppola avrà meno chance per la Regione, ma può puntare a raccogliere un voto in più della Paolino a Scafati. Questo aprirebbe nuovi scenari, perché di fatto spianerebbe la strada al dopo Aliberti, legittimando lo stesso presidente del consiglio come successore naturale per le future amministrative. E questo il primo cittadino lo sa bene, per questo non ha mai sfiduciato il suo presidente del consiglio, nonostante l’abbia paventato più volte. Coppola del resto rappresenta la figura moderata capace di fare sintesi oltre il centrodestra, andando a raccogliere gli scontenti alibertiani. Uno fra tutti, Mario Santocchio, che con Coppola ha un vecchio e solido legame di amicizia. Pronti a sostenere il presidente dell’assise anche Pasquale Vitiello, mentre dalla maggioranza si potrebbe riuscire a convincere Stefano Cirillo, Bruno Pagano, Pasquale De Quattro, Teresa Formisano, Alfonso Carotenuto. Certo, oggi nessuno di questi è palesemente contro il sindaco, ma rientrerebbero tra la schiera di “indecisi” che o per ideologia politica, o per altro, non ha ancora garantito apertamente il sostegno alla Paolino. Un nuovo centrodestra è quindi possibile? Oppure la scena è ancora saldamente occupata da Aliberti? Una cosa è certa però, un migliaio di internauti gradirebbe Coppola alle regionali.
Adriano Falanga