“Ci risiamo. Con un avvocato interno e con avvocati convenzionati il Comune di Scafati continua a nominare avvocati esterni e neanche scafatesi. Questo in vista delle elezioni regionali”. Parole di Mario Santocchio, consigliere comunale di Fratelli D’Italia.
“In tal senso vanno lette le delibere di Giunta con le quali si nomina un consigliere comunale di Pagani e un avvocato di Vallo della Lucania, mentre qualche settimana fa un incarico fu dato ad un sindaco in carica di un paese del cilentano. Aliberti usa l’avvocatura per tessere la campagna elettorale della moglie”. La voce avvocatura nel 2014 è costata ai contribuenti scafatesi qualcosa come circa 800 mila euro, soldi in gran parte finiti in contenziosi stradali. “Il sindaco dice di amare Scafati – continua Santocchio – in realtà la sfrutta e utilizza a danno degli scafatesi per i voti alla Regione. Chi ama la città ama anche i suoi professionisti, basta con questa politica”.
Intanto, nel 2015 stanno arrivando numerosi i ricorsi al Tar contro il Puc, nulla di strano si potrebbe dire, c’è sempre chi si sente danneggiato, se non fosse che negli ultimi giorni hanno contestato il Puc davanti al Tar anche la mamma di un noto consigliere comunale di opposizione, una importante e conosciuta industria conserviera di San Pietro e un dirigente di una nota banca locale. Il punto non è tanto il conoscere chi contesta lo strumento urbanistico approvato a Novembre, bensì capire quanto peserà sulle casse comunali il doversi ogni volta costituire in giudizio.
Adriano Falanga