“La processione del venerdì Santo si è svolta regolarmente e senza intoppi”. Il sindaco di Pagani Salvatore Bottone e don Flaviano Calenda, parroco della chiesa del Santissimo Corpo di Cristo smentiscono le notizie relative alla sosta delle statue dinanzi all’abitazione di un boss e fanno chiarezza sulla tappa in viale Trieste.
Il primo cittadino e il parroco, durante la conferenza stampa convocata per presentare il programma dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmelo detta “delle Galline”, hanno dato sfogo al loro malcontento. Bottone e don Flaviano Calenda, che in mattinata erano stati contattati a più riprese dai carabinieri che stanno facendo luce sulle notizie circolate nelle ultime ore, non hanno nascosto la loro profonda amarezza e hanno definito “prive di fondamento” alcune delle notizie diffuse dalla stampa. “Si lanciano messaggi assurdi – ha affermato Bottone -. Ci sono persone che tendono a denigrare la città. C’è chi gode nel vedere Pagani in prima pagina per situazioni incresciose che non corrispondono alla realtà”.
Sulla stessa scia don Flaviano Calenda, che ha voluto evidenziare che durante la processione non si sono registrati “inchini”. “Sono qui da venticinque anni e non conosco boss – ha sottolineato il parroco -. Le statue sono pesanti, quindi, i portatori si fermano ogni 20-30 metri, le pause sono necessarie. Posso garantire che durante il percorso le statue non si girano e non fanno “inchini”. Ho già spiegato ai carabinieri che, venerdì scorso, non è accaduto nulla di particolare e consegnerò ai militari un filmato che ho fatto realizzare durante la processione”.
Don Flaviano ha anche fatto luce sulla decisione di inserire nel percorso della processione anche viale Trieste, tappa non prevista nell’itinerario classico. Scelta che aveva generato polemiche perché, nel popoloso quartiere, risiede anche la mamma del sindaco. “L’inserimento di viale Trieste nel percorso non ha nulla a che vedere con il sindaco e la sua famiglia – ha sottolineato -. Insieme al Comitato dei festeggiamenti abbiamo deciso di inserire questa tappa perché erano giunte molte richieste dai fedeli che vivono in quella zona. Tra l’altro non è la prima volta che la processione percorre quel tratto, era già accaduto tre anni fa. Comunque, ogni anno inseriremo qualche nuovo tratto nel tracciato: l’anno prossimo, ad esempio, non attraverseremo viale Trieste, ma stiamo pensando di arrivare in via Mazzini. La processione è già molto lunga e possiamo includere solo brevi fuori programma, di pochi metri”.
Tiziana Zurro