Liste elettorali come liste di collocamento, almeno è quanto emerge, dati alla mano, dal nostro servizio sui candidati non eletti finiti impiegati a vario titolo nella macchina amministrativa.
Attualmente risultano essere in servizio circa 25 candidati alle ultime amministrative del 2013, pescati dalle 8 liste a supporto del primo cittadino Pasquale Aliberti.
“I dati pubblicati sono tristissimi e confermano che sempre più persone si dedicano alla politica per fini personalistici ed utilitaristici, senza alcun riguardo per la collettività. Sempre più clientele” è quanto commenta Marco Cucurachi, Pd.
Sulla stessa scia anche Mario Santocchio, per Fdi: “Aliberti attua una becera politica clientelare e il più delle volte nomina soggetti in importanti organi in violazione di legge. Il sindaco sostituisce i requisiti previsti dalla legge con la partecipazione alle campagna elettorali sue e della sua famiglia. E’ il caso di dire che Cetto di Scafati supera Cetto la Qualunque”.
Da Scafati Arancione, Francesco Carotenuto: “Purtroppo questo è uno dei mali della politica. Questo importante strumento di gestione della cosa pubblica ridotta ad una corsa affannosa agli incarichi, per quanto sia contemplata dal nostro ordinamento. È, senza dubbio, la diretta conseguenza di una disoccupazione dilagante e della incapacità da parte delle amministrazioni per la creazione delle condizioni necessarie affinchè ci sia uno stimolo degli investimenti e consequenzialmente creazioni di posti di lavoro – osserva l’arancione – questa mancanza è stata colmata con la lottizzazione degli incarichi e sulla speculazione delle difficoltà di tante persone che hanno come uno strumento la negoziazione della loro libertà”.
Per il M5S gli attivisti di Scafati in Movimento: “Di questi tempi con la crisi che corre i politici attuali hanno terreno fertile per le loro campagne elettorali, ecco il perché di certi risultati elettorali”.
Adriano Falanga
