prima di parlare di candidature è necessario costruire un centrodestra unito: la pensa così il Consigliere regionale di FdI Alberico Gambino, che affida ad una lunga nota le sue riflessioni sulla situazione politica in vista delle amministrative a Salerno.
“Una semplice battuta del Sindaco Aliberti, quella relativa alla proposta di candidare l’on.le Edmondo Cirielli a Sindaco di Salerno, ha scatenato una raffica di dichiarazioni e interventi da parte di chi, diversamente e variamente posizionato in termini di appartenenza partitica, meglio avrebbe fatto se le sue esternazioni le avesse rivolte a capire, e magari spiegare, le ragioni delle macerie che caratterizzano ormai l’unione, umana oltre che politica, del centrodestra in Italia, in Regione Campania e particolarmente sul territorio salernitano.
D’altra parte tutti sanno che più che il cuore, che evidentemente ha dettato l’esternazione da parte del Sindaco Aliberti, in politica conta soprattutto la ragione e quindi si deve prendere atto che ci sono uomini e donne del centrodestra che, fortunatamente per il territorio salernitano, sono chiamati a svolgere compiti e ruoli di livello nazionale per cui inevitabilmente non possono sottrarsi a tanto per ricoprire un pur prestigioso, onorato e pregnante ruolo come è quello di candidato a Sindaco di Salerno.
L’on.le Edmondo Cirielli è in assoluto la figura più prestigiosa del centro destra salernitano il cui impegno autorevolissimo a livello nazionale, frutto solo di impegno – capacità e di consolidati e sempre dimostrati consensi elettorali conseguiti in ognuna delle competizioni elettorali in cui si è potuto cimentare con il sistema delle preferenze, non può essere interrotto o distolto se si hanno a cuore le sorti della Nazione, del Meridione d’Italia, della Campania e dello stesso territorio Salernitano.
Analogo ragionamento, relativamente alla proposta candidatura a Sindaco di Salerno, riguarda l’on.le Mara Carfagna, il Senatore Fasano, l’on.le Guido Milanese che, autorevolissimi come sono, hanno l’obbligo morale, civile, umano e politico di continuare a svolgere ruoli di livello nazionale rafforzando la presenza e la partecipazione diretta all’elaborazione dei programmi, dei progetti, degli obiettivi finalizzati a costruire l’inderogabile e necessario consenso elettorale per governare, in un futuro non lontano, la Nazione Italia e da lì contribuire allo sviluppo ed alla crescita del Meridione d’Italia, della Campania e dello stesso territorio Salernitano.
Ancora, e non per ultimo, tutti sappiamo che anche proposte autocandidature, che in questi giorni hanno affollato le pagine dei giornali, al di là della loro autorevolezza o meno assumono solo un’effimera sussistenza e prestano il fianco a giudizi di inopportunità temporale e fattuale.
Non può negarsi, infatti, che obiettivo preliminare ad ogni valutazione ed individuazione del possibile candidato a Sindaco è la costruzione di un centro destra unito e l’elaborazione di un programma di interventi e progetti che, partendo dalle tante opere incompiute e dai tanti progetti inattuati in termini di servizi lasciati in eredità dal sistema deluchiano, abbia la capacità di proporre una concreta e realizzabile città più umana, più a misura d’uomo, più capace di erogare servizi efficaci ed efficienti, più adeguata a fornire risposte ai tanti bisogni ed alle tante emergenze che oggi vivono, al di là della facciata, migliaia e migliaia di cittadini salernitani confinati ai margini della società.
Solo allorchè completata tale fase, sicuramente difficile ed impegnativa ma inderogabile, sarà possibile di comune accordo individuare la figura autorevole ed adeguata a rappresentare i proponimenti, i programmi ed i progetti del nuovo centrodestra unito, figura che sicuramente va individuata tra le tante espressioni della società civile che, nel corso di questi anni, hanno dimostrato radicamento territoriale, impegno sociale consolidato, effettiva dissociazione – magari pagandone le conseguenze – da pratiche di governo molto discutibili, indiscutibile ed incontrovertibile opposizione al sistema deluchiano fondata su idee, convinzioni e pratiche programmatiche e non su opposizione rabbiosa e personalistica.
In tal senso va il mio già avviato impegno, unitamente a FDI, che si estrinsecherà nella concreta realizzazione di un percorso politico, attraverso la costruzione di un luogo di incontro di sensibilità e convinzioni variegate e diverse in termini di appartenenza sociale e/o politica e/o partitica, insieme ai tanti che, pur diversamente e legittimamente posizionati in termini partitici, sono convinti che il nuovo centrodestra unitario (cui può essere consentito l’utilizzo temporaneo della sigla CDU – Centro Destra Unitario)debba fondarsi sulla valorizzazione dei radicamenti territoriali, delle rappresentanze istituzionali elettive, dei consensi elettorali ricevuti, delle capacità – dei meriti e degli impegni quotidianamente dimostrati, abbandonando a se stessi chi intende vivere di luce riflessa e che, pur di sopravvivere, mortifica e calpesta speranze, ambizioni, capacità, meriti.
Un luogo di incontro politico che partendo dal nulla consolidato – in termini di ruoli e cariche di partito – svolga un percorso intermedio rappresentato dalla costruzione di quadri dirigenti e gruppi consiliari unitari in ogni singolo comune, territorio, comprensorio, per poi approdare – allorchè i tempi saranno maturi – all’agognato, ambito ed indispensabile PARTITO UNICO DEL CENTRODESTRA.
Un luogo di incontro politico, fondato sull’adesione ad un chiaro e compiuto documento programmatico prossimo ad essere pubblicizzato, le cui basi saranno gettate in una specifica convention programmatica degli uomini e delle donne del centrodestra salernitano organizzata per il mese di Ottobre 2015.
Il mio augurio è che i tanti che si riconoscono nel centro destra e nel moderatismo possano anche riconoscersi in tale progetto programmatico e politico e possano contribuire, aderendovi, a costruire un centro destra unitario capace di delineare e disegnare un vero e proprio programma di governo dei territori”.