Nel dettaglio, il punto di primo intervento (è bene saperlo) non è un pronto soccorso. Ragionando in termini di “triage” può accogliere e trattare codici bianchi e verdi mentre può stabilizzare i casi più difficili predisponendo il trasferimento in ambulanza al Pronto Soccorso più vicino.
In parole povere, piccole ferite e traumi che non compromettono le funzioni vitali possono essere affrontate, ma non le emergenze vere e proprie. Dovrebbe avere a disposizione: una guardia medica, una guardia chirurgica con cardiologi e anestesisti h24, laboratorio h24 e radiologia h24, una sala operatoria di supporto al Primo Soccorso per il trattamento di ferite chirurgiche, una shock room per la stabilizzazione dei poli traumatizzati della strada e un’ambulanza rianimatoria con anestesista h24 per il trasporto del paziente stabilizzato da trasferire eventualmente nell’ospedale più idoneo per le cure definitive.
Ambulanza che però non partirà per i casi meno gravi e servirà comunque il territorio dell’intero distretto sanitario, che comprende anche Angri e San Valentino Torio.
Adriano Falanga