Il 3 febbraio è stata protocollata presso la sede comunale di Angri la proposta di deliberazione avente come oggetto l’approvazione del Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili. I consiglieri che hanno aderito all’iniziativa sottoscrivendo il documento sono stati nell’ordine :
· Roberto Falcone (capogruppo Uniti Per Angri);
· Giancarlo D’Ambrosio (capogruppo PD);
· Alfredo Pauciulo (Radicale della lista Grande Angri);
· Claudio D’Ambrosio (capogruppo Città Futura);
· Carmen Fattoruso (capogruppo Forza Angri);
· Gaetano Mercurio (capogruppo Cosimo Ferraioli Sindaco);
· Gianluca Giordano (Presidente del Consiglio Comunale);
· Massimiliano Sorrentino (capogruppo Grande Angri).
“Questo primo passo verso l’istituzione del registro delle unioni civili parte da una volontà, che va oltre gli steccati ideologici, di vedere riconosciuti diritti che non possono più attendere di essere soddisfatti – si legge un una nota -. Oltre 300 Comuni su tutto il territorio nazionale hanno già dato un segnale decisivo al legislatore affinché si attivi, al più presto e senza troppi tentennamenti, per adeguarsi ai principi sanciti nella Carta Fondamentale dei diritti UE ed espressi pure nella Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo. È giunto il momento che il Comune di Angri si faccia pioniere nel salernitano di una battaglia di civiltà regolamentando queste nuove forme di legami che si creano al di fuori del matrimonio e che si connotano come convivenze stabili e durature nelle quali vivono oltre 12 milioni di persone in Italia. Non è più procrastinabile la necessità di offrire tutela e sostegno a tutti coloro che fanno parte di queste diverse forme familiari esistenti per vincoli affettivi. Oltre alla recente mozione politica presentata in Consiglio Comunale, tanti cittadini angresi nei mesi scorsi hanno sottoscritto una petizione popolare, allegata alla proposta consiliare, nella quale si chiede al Comune di Angri di provvedere all’istituzione di un registro anagrafico per la trascrizione delle coppie non sposate. Oltre 300 angresi hanno dunque chiesto che il principio di pari opportunità debba essere applicato anche nei confronti delle forme familiari non matrimoniali. La proposta corredata da un regolamento attuativo chiede che al più presto venga iscritto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale lo schema di deliberazione”.