Pellegrinaggio giubilare. Sabato 9 aprile la comunità diocesana partecipa all’udienza del Papa

Sabato notte, da ogni angolo della Diocesi, migliaia di persone si metteranno in movimento per raggiungere Roma e varcare, dopo aver incontrato e ascoltato Papa Francesco, la Porta Santa della Basilica di San Pietro. La Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno sabato 9 aprile vivrà il pellegrinaggio giubilare guidato dal Vescovo. Per l’occasione S.Ecc.za Rev.ma Monsignor Giuseppe Giudice ha inviato un Messaggio alla comunità, di cui riportiamo il testo integrale.

«Carissimi Pellegrini dell’Anno Santo, eccoci in cammino come Diocesi verso la Porta Santa della Basilica di San Pietro, cuore pulsante della cristianità. Come Pietro e Giovanni, uniti al Vescovo e alla Chiesa, saliamo al tempio per la preghiera (cfr. At 3,1).

Nel vedere e ascoltare Pietro, oggi Francesco, vorremmo risentire le parole che il primo Papa rivolse a quell’uomo, anchilosato nel corpo e nel cuore, alla porta del tempio detta Bella: Non possiedo né argento e né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, il Nazareno, alzati e cammina! (cfr. At. 3,6).

Chiesa di Nocera-Sarno, rinata nel mistero della Pasqua, alzati e cammina! Pellegrini verso la Porta “Bella” di Roma, vogliamo vedere Pietro, ascoltare Pietro, abbracciare Pietro e sentire in lui il calore della Chiesa, espresso dalle braccia accoglienti del colonnato del Bernini. A Roma, ad limina apostolorum, non andiamo da soli, ma portiamo con noi anche chi è rimasto a casa, specialmente i sofferenti e gli ammalati. Vogliamo varcare insieme la Porta della Misericordia e alla Cattedra confessare e celebrare la nostra fede, che nell’Eucaristia si fa gratitudine per ogni dono ricevuto.

Siamo coscienti di andare a Roma, non per una gita ma in Pellegrinaggio, disposti anche a qualche piccolo sacrificio o disagio, che possiamo offrire, insieme al dono che la Diocesi consegna al Papa per i poveri, come partecipazione al sacrificio di Cristo per la santità della nostra Chiesa e per la pace nel mondo. A Pietro, ieri come oggi, il Risorto chiede: Mi ami Tu?; e con Pietro, presi per mano dalla Madre del Crocifisso-Risorto, la Donna misericordiosa, anche noi sempre vogliamo rispondere: Signore, Tu conosci tutto, Tu sai che ti voglio bene (cfr. Gv. 21, 15-19).

Confermati nella fede e nella carità, ritorniamo per amare sempre di più la nostra Terra e la nostra Chiesa con concrete opere di misericordia. Con gioia, Vi accompagno e Vi benedico».

Redazione

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