Il 26 giugno 2016, sequestrarono e violentarono a turno una ragazza di 15 anni, in un garage. Il gup estingue il reato per i 5 componenti di quel branco di giovanissimi: “Hanno compreso la gravità di quanto fecero all’epoca”. Così è stato deciso dal giudice Giovan Francesco Fiore, che ha accolto la tesi della Procura dei minori, rappresentata dal pm Antonella Ciccarella.
La ragazza di Sarno conosceva uno dei cinque e fu attirata, con l’inganno, nei garage. Dopo la violenza, con lei rimase solo uno dei giovanissimi, che attese all’esterno che un parente la venisse a prendere, per portarla a casa. Il giorno dopo, i ragazzi furono arrestati dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore. Uno finì ai domiciliari, aveva 17 anni ed era il più grande di tutti. Gli altri furono rinchiusi a Nisida e Airola. Dopo qualche mese, il gruppo iniziò un percorso di recupero in comunità. La cosiddetta «messa alla prova», che portò alla sospensione del processo per tutti. E il risultato di quel percorso in comunità, secondo i giudici, è stato superato positivamente.
Fonte Il Mattino