“Le farneticanti esternazioni rese dal Sindaco inadeguato e dal fantastico e fantasioso Assessore alle Finanze, in ordine alla bocciatura “di fatto” del Piano di Riequilibrio Finanziario rimodulato da dieci a trenta anni, dimostrano ancora una volta che pur di “negare anche l’evidenza” questi signori arrivano a disconoscere e a taroccare i contenuti di atti da loro stessi redatti – proposti ed adottati”. Così in una nota il consigliere comunale Anna Rosa Sessa.
“E’ innegabile,infatti,che la rimodulazione trentennale del PRFP è stata adottata per far fronte ad un “gravissimo inadempimento”, rilevato dalla Corte dei Conti (Delibera 3/2017),consistente nell’aver LETTERALMENTE NASCOSTO (relativamente all’annualità 2015) debiti per 4.407.000,00 di euro contratti e maturati esclusivamente durante la gestione BOTTONE, come rilevabile peraltro anche dalle Delibere di C.C. n. 6 del 07.02.2017 e n. 15 del 08.03.2017 i cui contenuti relazionali costituiscono un esempio indelebile dell’incapacità manifesta e delle menzogne con cui è stato governato il paese in questi ultimi cinque anni.
Altrettanto innegabile è che il Piano di rimodulazione trentennale è stato giudicato “chiaramente illegittimo”, per la parte in cui ripianava in 30 anni il maggior debito accertato per € 4.407.000,00, dalla Corte dei Conti Regionale (delibera n. 19/2018) che ne ha “sospeso il giudizio” e che ha, poi ed a parte, anche sollevato la questione di legittimità costituzionale della norma “impropriamente ed illegittimamente” utilizzata dal Comune di Pagani”, prosegue.
“Rispetto a questi fatti incontestabili, documentati da atti adottati in Consiglio Comunale e dalla stessa Corte dei Conti,,anche “gli incapaci governanti attuali” – e chi gli ha scritto e fatto adottare (lautamente pagato) atti tanto scellerati quanto inutili e contabilmente improvvisati ed artati – dovrebbero ormai smetterla di propalare bugie ormai “inutili e sciocche” e preoccuparsi, invece, di prevenire le decisioni della Corte dei Conti (già preannunciate nelle Delibere 3/2017 e 19/2018 che l’Assessore alle Finanze farebbe meglio a leggere almeno ora) profondendo ogni sforzo per evitare “ il dissesto del’Ente” che sarebbe una iattura per la città e per la comunità e anche per loro stessi considerato che “un dissesto dichiarato (dalla Corte dei Conti) per inadempimenti gravi nella gestione del Piano di Riequilibrio” (ipotesi unica e concreta su cui sta ragionando il massimo organo di controllo come si rileva dalla Delibera 19/2018) comporterebbe “la loro incandidabilità” oltre che inevitabili risarcimenti – a loro carico – “per danno erariale oggettivo” – continua Sessa -.Al di là di risibili e farneticanti esternazioni ancora oggi rese, e al di là delle menzogne quotidiane del Sindaco inadeguato, la situazione è grave e va affrontata con decisione e competenza per cui bene farebbe “ lo scellerato governo della città” a rivolgersi “ a persone di loro fiducia “realmente competenti” in modo da farsi spiegare “significati, contenuti e prospettive future” della Delibera 19/2018 adottata dalla Corte dei Conti essendo chiaro ed incontestabile che “l’allora disposta sospensione del giudizio” è divenuta OGGI “bocciatura” a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale n. 18/2019. Tanto perché “il giudizio della Corte dei Conti”, e quindi la preannunciata valutazione approfondita in corso, riguarda “inadempimenti dell’anno 2015” cui non era possibile, e non lo è ora, porre ripari con “artifizi contabili” come è avvenuto in questi ultimi cinque anni”, conclude Anna Rosa Sessa.