Le periferie angresi sono un vero pericolo generico. Chi le vive, chi le scorre e chi dovrebbe averne cura le lascia, invece, nel degrado e nell’abbandono totale. Località Avagliana, Via Orta Corcia, Via Longa, Via Santa Lucia, ma anche tante traverse delle antiche contrade, sono da sempre socialmente isolate.
Pubblica illuminazione da rivedere, misure di scurezza inesistenti e, soprattutto, un avvertibile assenza delle istituzioni locali. Nessuno vede passare lo spazzino ne l’elettricista. Ad ogni ora del giorno si avverte il pericolo che può arrivare dalla strada. I promotori dei comitati sono sfiniti e rassegnati da questa situazione precaria accentuata dalla notte che diventa il vero incubo per chi vive nelle periferie angresi. Da anni si lotta contro i ladri che ne hanno fatto territorio di preda. Ci sono poi gli allagamenti e la mancata bonifica dello “Sguazzatorio”.
“Promesse e null’altro dalla politica locale – afferma G. – registriamo la loro presenza in maniera “olimpica” ogni quattro cinque anni, a ridosso del voto locale. Vengono qui tutti armati solamente di buone intenzioni ma senza significativi ulteriori sviluppi, servirebbe più presenza istituzionale e relazionale, caratteristiche che non appartengono ai politici – amministratori locali in genere, incapaci di prevedere anche un servizio di spazzamento dignitoso, come se noi fossimo esenti dalla vita sociale e dal pagamento dei tributi, anche molto salato”. E’ il prezzo da pagare per di chi vive in periferia senza quelle istituzioni, incapaci di leggere le vere problematiche, che usano queste zone soltanto come serbatoio di voto.
Luciano Verdoliva