«Inaccettabile che un cittadino non possa sentirsi sicuro neanche in casa propria». Una riflessione dura ma realistica, quella di Francesco Carotenuto, all’indomani dell’ennesimo episodio di cronaca consumatosi alla periferia di Scafati, nella zona di Bagni. Qui una famiglia è stata letteralmente sequestrata nella sua abitazione da una gang di rapinatori, che ha immobilizzato padre, madre e due figli, prima di rovistare dappertutto e portare via denaro e gioielli. «Sono notizie che ci lasciano senza parole – afferma il portavoce di Scafati Arancione – Una comunità come la nostra non può permettersi di fare ancora i conti con “zone franche”, in cui i criminali agiscono come vogliono senza un minimo di controllo. Voglio esprimere la solidarietà mia e del nostro gruppo al professionista e alla sua famiglia, che si sono ritrovati i malviventi in casa in piena notte e hanno vissuto momenti di autentico terrore, violati nell’intimità della loro abitazione oltre che derubati». A destare sconcerto è la modalità in cui è avvenuta la rapina, ma anche il fatto che i colpi nelle abitazioni rappresentino ormai un fenomeno quotidiano e fuori controllo nelle zone più isolate. «E’ come se le gang si sentissero padrone in casa nostra – avverte Carotenuto – Più volte abbiamo lanciato appelli affinché nessuno sia dimenticato. Le nostre periferie non possono continuare ad essere terra di nessuno, anche perché episodi del genere, prima o poi, rischiano di degenerare. Il fatto che alcuni gruppi di cittadini si organizzino in ronde rende l’idea della gravità della situazione. Noi, da parte nostra, continuiamo a riporre la massima fiducia nelle forze dell’ordine, cui spetta il controllo del territorio, ma c’è bisogno di un segnale immediato. Restiamo ancora in attesa dell’intervento del prefetto di Salerno, cui abbiamo chiesto più volte la convocazione di un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza a Scafati».