Arriva la sanatoria per coloro che occupano abusivamente un immobili di edilizia residenziale pubblica. Il Comune di Scafati ha recepito la Legge Regione Campania n°11 del 28.10.2019, e sull’albo comunale la dirigente di settore Anna Sorrentino ha pubblicato la determina di approvazione per l’ avviso pubblico e il modello di istanza per la regolarizzazione. “C’è tempo fino al 29 aprile – spiega Antonella Sicignano, assessore al Patrimonio – è una opportunità importante per coloro che negli anni passati hanno occupato, senza titolo, un alloggio popolare di proprietà del Comune di Scafati. Parliamo di 46 immobili dislocati sul territorio comunale”. Da una prima stima, e alla luce dei requisiti imposti dal regolamento regionale, sarebbero una quindicina coloro che potrebbero rientrare nella sanatoria. “Parliamo degli occupanti degli immobili di via Enrico Fermi e via Bonaduce” chiarisce la Sicignano. Per queste famiglie, in grave stato di necessità e con ordinanze di sfatto sulle spalle, fu disposto con delibera di Giunta approvata cavallo degli anni 80-90, l’accesso presso i 16 appartamenti di proprietà comunale. Una decisione che doveva essere ratificata successivamente dal Consiglio Comunale, ma in Aula la proposta di delibera non arriverà mai, stando a quanto trapela da Palazzo Mayer. Una sanatoria simile fu disposta dalla Regione Campania anche nel 2014, ma l’allora amministrazione comunale non presentò domanda di adesione. La Giunta guidata dall’ex sindaco Pasquale Aliberti in prima battuta diede via libera, a seguito ricognizione degli immobili, alle ordinanze di sfratto. A cavallo delle elezioni regionali 2015 la stessa Giunta sospenderà le esecuzioni, salvo poi riprenderle deliberando uno degli ultimissimi atti prodotti prima dello scioglimento, con Giancarlo Fele sindaco facente funzioni, in sostituzione del dimissionario Pasquale Aliberti. Un apposito capitolo dedicato agli immobili comunali occupati abusivamente verrà riservato nel decreto di scioglimento del 27 gennaio 2017. Nell’atto venivano elencati alcuni immobili risultati occupati senza titolo da noti pregiudicati del posto. “De Luca ha iniziato la campagna elettorale da tempo. Non è giusto che chi occupa abusivamente degli immobili debba essere preferito rispetto a che attende da anni in lista. Spero che le persone se ne rendano conto, di come la politica non tenga conto dei diritti – polemizza Giuseppe Sarconio, consigliere comunale del M5S – Si dà ragione ai furbi e agli illegali, gente che ha diritto con figli restano in strada o a pagare l’affitto perché il furbo di turno è agevolato dalla cattiva politica che fa queste sanatorie”. In realtà, stando ai requisiti per l’ammissione, oltre alle famiglie messe negli immobili per decisione della Giunta comunale di una trentina di anni fa, tutti gli altri non hanno grosse opportunità, e soprattutto convenienza, ad aderire alla sanatoria. Bisognerà innanzitutto dichiarare di essere abusivamente occupante l’immobile, sanare tutti i canoni di locazione mai versati, non aver sottratto l’alloggio ad altro assegnatario mediante violazione di domicilio e soprattutto non avere condanne penali passate in giudicato superiori ai sette anni di pena. Il bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi affonda le radici nel lontano ottobre 2002, la graduatoria provvisoria arriverà nel 2009 mentre quella definitiva dieci anni dopo. I canoni di locazione mensili vanno dai 13 ai 300 euro e fruttano al Comune circa 50 mila euro l’anno, una media di appena 900 euro ad immobile. Gli sfratti deliberati nel 2016 ad oggi non sono stati ancora completamente eseguiti. Sullo sfondo ci sarebbe la mancanza di risorse umane ed economiche.
Adriano Falanga