Scatta la prima sanzione per la non ottemperanza al divieto di assembramento, sia pubblico che privato. Nei guai il titolare di un’attività di ristorazione scafatese situata nella popolosa contrada di Bagni. A far scattare i sigilli all’attività una lunga serie di contestazioni e violazioni elevate dalla Guardia di Finanza in uno con la Polizia Municipale. In quella villa, situata in fondo ad una delle tante traverse di via Dante Alighieri, a pochi passi dal Santuario di Bagni, si tenevano feste private. Le indagini sono partite dalle fiamme gialle del Comando Compagnia di Scafati, sulle tracce delle tante segnalazioni di furto di energia elettrica a danno del gestore. Il blitz è scattato domenica pomeriggio, quando i militari, con il supporto dei caschi bianchi agli ordini del tenente colonnello Giovanni Forgione, si sono presentati presso la struttura per i controlli. E’ la festa della donna, e come da volantino pubblicitario, sono in corso i festeggiamenti. Gli avventori, una sessantina circa, sono presenti dietro prenotazione. Con 20 euro è possibile mangiare un antipasto classico, un primo piatto cortecce e ragù e a seguire arrosto con patate e torta mimosa all’ananas. La struttura è segnalata anche da apposita cartellonistica. Una volta sul posto, con viva sorpresa degli agenti, si scoprirà che la villa è in realtà del tutto sconosciuta all’ufficio Suap del Comune di Scafati. Non esiste Scia, e dai primi rilievi sembrano emergere anche abusi edilizi. Per l’attività di somministrazione bibite e bevande non autorizzata, la struttura dispone di una cucina industriale intenta a lavorare per i tanti commensali presenti. La festa viene così interrotta, i presenti identificati e fatti allontanare. Sul posto anche una squadra dell’Enel che riscontrerà l’allaccio abusivo alla rete elettrica mentre i caschi bianchi eleveranno sanzioni pari a 5mila euro, oltre a porre i sigilli alla struttura per attività di ristorazione non autorizzata, abusi edilizi, violazione dell’ordinanza che vieta gli assembramenti di persone in assenza della distanza minima di sicurezza, mancanza di licenza per somministrazione di bibite e bevande. Il proprietario ha provato a giustificarsi con gli agenti spiegando che la festa in corso era privata e i presenti suoi amici e parenti. Intanto in questi giorni a Scafati sono decine le attività che scelgono in autonomia di sospendere le attività del tutto, ed è il caso del Pepe Cafè o del Tarumbò. Alcuni locali si adeguano limitando i posti a sedere altri invece restano chiusi al pubblico garantendo però il servizio di sola consegna a domicilio, attraverso chiamata social o tramite app. I negozi di alimentari garantiscono la spesa a domicilio gratis, mentre la parrocchia di San Francesco di Paola ha attivato il servizio “acal o panar”: volontari si offrono di fare la spesa per gli anziani costretti a stare in casa per l’emergenza Coronavirus. La parrocchia Santa Maria delle Vergini offrirà catechesi e preghiere a mezzo streaming.
Adriano Falanga