Il sindaco Canfora dichiara guerra agli abusivi che stanno offrendo servizi a domicilio e si rivolge a particolari categorie. “Dico No a chi mette a rischio la comunità. Se la vostra salute non sta a cuore a voi, sta a cuore a me. Premetto anzitutto che già abbiamo individuato alcune persone le quali, contro ogni norma, continuano a lavorare a domicilio; faccio riferimenti molto chiari, dunque, parrucchieri, estetiste, barbieri” dice nella sua nota il sindaco Giuseppe Canfora.
Sanzioni per i trasgressori.
“Le stesse sono state raggiunte dalle dovute sanzioni, seguiranno ulteriori provvedimenti ed ho chiesto l’inasprimento dei controlli e sanzioni anche per chi richiede tali servizi. Mi spiace profondamente, ma dobbiamo tutelare i cittadini, gli altri lavoratori che seguono scrupolosamente le regole e, responsabilmente, non stanno lavorando nonostante il grave problema economico e sociale” aggiunge il primo cittadino.
“Continuano ad arrivare segnalazioni e il mio appello è a questi lavoratori a domicilio, dei quali comprendo la necessità del lavoro, ma non a rischio della vita propria e di quella altrui. La necessità di lavoro oggi è per tutti, ma ci sono persone di buonsenso. La tutela della salute viene prima di tutto. Nessuno può pensare di uscire col pericolo di tornare a casa col virus e infettare genitori, figli, mogli, mariti” dice il sindaco.
L’appello di Canfora.
“Il mio appello è anche a chi richiede tali servizi incurante dei divieti e dell’emergenza che stiamo vivendo, ponendo il lavoratore perfino nella condizione di non riuscire a negare il servizio nel timore di perde un cliente. Se non fosse ancora chiaro, così facendo è altissimo il rischio che possiate contagiarvi tutti a vicenda. Tale comportamento scellerato e deplorevole rischia di vanificare il sacrificio di un’intera comunità sottoponendola continuamente all’alto rischio di avere ulteriori persone positive” chiosa Canfora.