Insieme per Scafati chiede chiarezza sugli alloggi popolari.
“In un tempo difficile come questo, quello di garantire il diritto all’abitare dovrebbe essere assillo per chiunque amministri”. Arriva in Consiglio Comunale la questione alloggi popolari. E’ il gruppo Insieme per Scafati ad aver chiesto, tramite interpellanza, un dettagliato resoconto della delicata situazione che coinvolge centinaia di appartamenti di edilizia residenziale pubblica. “Soprattutto in una città come la nostra, dove è così alto il costo delle locazioni e dove vi è uno dei redditi pro capite più bassi della provincia. Diritto all’abitare dunque, che è cosa diversa dal diritto alla proprietà della casa, per chi è in difficoltà, per giovani coppie, per chi non può permettersi una abitazione dignitosa parametrata al proprio nucleo familiare”, così Michele Grimaldi, primo firmatario in uno con i colleghi Michele Russo, Alfonso Carotenuto e Michelangelo Ambrunzo.
La mappa degli alloggi.
“A Scafati si contano oggi circa 500 abitazioni di Edilizia residenziale pubblica, tra quelle di proprietà del Comune e quelle dello ex Iacp. Organizzarne al meglio la gestione e l’accesso deve essere una priorità”. Un argomento oramai atavico, citato addirittura nel decreto del primo scioglimento datato 1993, mentre in quello del 2017 rappresenta un intero capitolo. Decine le abitazioni occupate abusivamente, che tengono fuori chi invece ne avrebbe pieno diritto. I mancati sgomberi sono frutto di carenze di uomini e risorse, oltre a essere frenati attualmente dalla proroga sfratti dovuta all’emergenza Covid. Non solo, parte di questo patrimonio (sono 50 gli immobili di proprietà comunale) è destinato alla vendita per coprire il buco finanziario 2016 che ha comportato il piano di riequilibrio. Nulla è stato ancora fatto, si attende ancora il bando, dopo la cessione passata di un paio d’immobili che hanno però fruttato meno di 50 mila euro. “Con questa interpellanza proviamo quindi a fare il punto: sullo stato di avanzamento delle procedure di adeguamento al nuovo Regolamento regionale, a partire dalla informatizzazione delle procedure e del controllo; sul ricalcolo dei canoni di locazione; sullo stato dei bandi, delle assegnazioni, dei processi di regolarizzazione – spiega Grimaldi – Vigilare affinché nessuno speculi sui diritti dei cittadini, e pretendere trasparenza ed efficienza sul tema dell’abitare, sono un nostro dovere e una nostra priorità”.
La lettera al Prefetto.
La carenza di risorse per effettuare gli sgomberi forzati ha costretto il sindaco Cristoforo Salvati a scrivere al Prefetto di Salerno Francesco Russo, e alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, per avere supporto sia economico che logistico per liberare le occupazioni abusivamente occupate.
Adriano Falanga