(Pompei – Mario Cardone) Dopo la nomina dei vertici dell’Unità Grande Pompei si riparla di progetto Hub (che avrebbe dovuto originariamente prevedere un nodo di interscambio tra linee ferroviarie RFI ed Eav) e, per meglio dire, si ripensa il progetto urbanistico di creazione di una passeggiata archeologica lungo via Plinio. Ipotesi che trova, come succede sempre, favorevoli e contrari. Su questo secondo versante si trovano specialmente i gestori di attività turistiche e di servizi di Pompei Scavi, che temono gli espropri di tutta (o parte ) delle proprietà, su cui, fino ad oggi, si è svolta la loro attività di parcheggio o camping. Uno di loro (architetto Catello Piedipalumbo) si è portato fino al punto di progettare alternativa a quella istituzionale. Vale a dire che puntasse (anziché alla riconfigurazione del tratto di via Plinio con un senso unico est – ovest e spostamento del traffico veicolare lungo il versante a Sud, dove si trovano le proprietà private, sull’utilizzo alternativo del territorio attualmente demaniale, allestito ad area verde (pineta) con parcheggio antistante al Parco Archeologico di Pompei. Il progetto realizzato da Piedipalumbo prevede lo spostamento della passeggiata archeologica lungo il percorso della pineta, lasciando un flusso ridotto di traffico veicolare in via Plinio e creando un sottopasso sottostante alla medesima strada, utilizzando lo spazio tra la via attuale e quella originaria (che era un tratto della via Regia delle Calabrie) riempita durante il secolo scorso con materiale di risulta degli Scavi archeologici. La proposta progettuale avanzata parte da una considerazione:” Perché utilizzare per la passeggiata proprietà private se c’è la disponibilità di un percorso migliore su suolo pubblico?” Altro argomento interessante (su cui si dibatte da tempo) riguarda la possibilità di utilizzare (eventualmente per parcheggi) lo spazio (di circa quattro metri) tra l’attuale livello stradale di via Plinio e quello sottostante dell’Antica via Regia delle Calabrie.