Scafati. Gestione crediti esigibili: il monito dei revisori.
Un fondo di riserva che possa garantire il Comune di Scafati dalla mancata riscossione delle entrate previste a bilancio. Arriva l’ennesimo richiamo dal Collegio dei Revisori dei Conti, questa volta dopo il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2020. Vale a dire la fondatezza e l’effettiva esigibilità dei crediti vantati dal Comune, dai quali scaturisce la copertura economica dei capitoli di spesa del bilancio. Il rischio, secondo i revisori Sergio Luciano, Pietro Miraldi e Francesco Terracciano, è che la difficoltà dell’ente a riscuotere i propri crediti possano portare alla mancata copertura dei servizi offerti.
La relazione dei revisori.
“Il Comune non può limitarsi a verificare solo che continui a sussistere il titolo giuridico del credito, l’esistenza del debitore e la quantificazione del credito – scrivono nella relazione – ma deve anche accertare l’effettiva capacità di riscuotere lo stesso e le ragioni per i quali non è stato riscosso in precedenza”. Critiche sui crediti eliminati dai capi settori “perché non hanno fornito un’adeguata e completa motivazione”. L’analisi conclusiva esprime quindi parere favorevole ma con riserva al riaccertamento ordinario dei residui al 31 dicembre 2020. “La riserva è condizionata e subordinata all’adeguatezza del fondo crediti di dubbia esigibilità, inteso quale componente fondamentale nella costituzione di un equilibrio di bilancio stabile e duraturo”.
Difficoltà nella gestione della riscossione tributi.
I revisori rilevano forti criticità sulla quantificazione, determinazione e realizzazione delle risorse destinate a sostenere le spese programmate del Comune. Sullo sfondo, come sempre, le difficoltà nella gestione della riscossione tributi. In questi giorni la maggioranza che sostiene l’amministrazione di Cristoforo Salvati sta discutendo proprio sulla possibilità di esternalizzare nuovamente il servizio, così da liberare risorse umane da destinare ad altri uffici e far salire la capacità di riscossione, fondamentale per evitare il dissesto. “Il quadro che emerge dalla relazione di quest’anno, in drammatica continuità con il parere espresso in occasione dell’approvazione del bilancio previsionale, è davvero allarmante – osserva dalla minoranza Michele Grimaldi – Una formula tecnica per ribadire come quel credito potenziale che l’Ente usa per fare quadrare il proprio bilancio è potenzialmente inattendibile. Parliamo, per capirci, di una cifra superiore ai 72 milioni di euro”.
Discussione in commissione Bilancio.
L’argomento arriverà in commissione Bilancio, la stessa commissione disertata dalla maggioranza per dissenso verso il Presidente Nicola Cascone. “Cosa intendono fare ora il Sindaco e l’Assessore al Bilancio? Aumentare o no il fondo credito dubbia esigibilità? E l’equilibrio di bilancio dell’Ente può sopportare questo aumento, o comporterebbe il dissesto? Alla luce di quello scritto dal Collegio dei Revisori, il Comune ha le risorse per programmare le proprie spese in conformità al Piano di Rientro sottoscritto con la Corte dei Conti?” chiosa Grimaldi.
Adriano Falanga
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