Per iniziative che riguardano l’amministrazione comunale nell’attività di competenza del Sindaco e della sua giunta nella realizzazione delle linee programmatiche Carmine Lo Sapio ha nominato un gruppo di collaboratori. A tale scopo ha chiamato a far parte del “Gruppo di Lavoro” il dottor Gennaro Langella per l’attivazione della Fondazione Pompei e l’architetto Giovanni Vangone – per le problematiche inerenti l’urbanistica comunale. Nella creazione di tale Gruppo di Lavoro di supporto tecnico – giuridico – amministrativo urbanistico del territorio comunale – il sindaco di Pompei ha anche decretato che detti incarichi sarebbero qualificati come di modico valore ai sensi di legge, pertanto dovrebbero essere espletati a titolo gratuito e conferiti direttamente dal sindaco e senza alcuna selezione pubblica e/o preventivo avviso per la raccolta delle relative manifestazioni di interesse. A riguardo fa notare Di Casola, considerato che la Corte dei conti avrebbe previsto l’applicazione del principio di gratuità solo nel caso di incarichi conferiti a soggetti titolari di cariche elettive e pertanto interroga il sindaco allo scopo di sapere se sono stati adottati i provvedimenti di richiesta di collaborazione e se le modalità di individuazione dei soggetti cui conferire gli incarichi sono conformi, ossequiose e rispettose del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021-2023 per processi, affari generali e finanziari (I Settore). In conclusione il consigliere di opposizione chiede al Sindaco di Pompei se non sarebbe il caso di annullare e/o revocare i provvedimenti di nomina. In poche parole se le nomine di Lo Sapio non prevedono incarichi diretti ad arginare la corruzione essi, per legge non potrebbero essere conferiti a titolo gratuito perché in politica più che i modi interessano gli scopi dei provvedimenti. Nello specifico al sindaco Lo Sapio che già ha nominato come assessore un giovane residente a Castellammare di Stabia che non appare dotato di specifiche esperienze e curriculum mancanti ai suoi coetanei di Pompei, potevano essere richiesti i motivi che ispirano le sue nomine che se nel caso dell’architetto Vangone (rivale di Lo Sapio alla poltrona di sindaco nella prima fase della campagna elettorale) si spiegano con il contributo che il professionista potrebbe dare alle soluzioni delle problematiche urbanistiche di Pompei, non sono altrettanto chiare nell’altra sua nomina, considerato che si tratta dell’ex primo cittadino di un comune confinante con Pompei e che il suo apporto sarebbe richiesto per l’attivazione della Fondazione Pompei.
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