Alcol e minori, i consiglieri di minoranza Anna Rosa Sessa e Vincenzo Calce lanciano proposte per arginare il fenomeno. I suggerimenti sono stati messi nero su bianco in una missiva indirizzata al Sindaco Raffaele Maria De Prisco, all’assessore alla pubblica Istruzione Maria Stella Longobucco, al Presidente Commissione Politiche Sociali e Pubblica Istruzione
Anna Maresca e al Consigliere Delegato Politiche Sociali Gaetano Cesarano.
Di seguito la lettera di Sessa e Calce.
“Egregio Sindaco,
il consumo e l’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti è un fenomeno preoccupante e in aumento, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In Italia con la Legge 8 novembre 2012 n.189 è vietata la somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni. Il consumo di alcol nei giovani, infatti, può determinare gravi implicazioni in ambito, non solo sanitario, ma anche psico-sociale, data la facilità di associazione con altri comportamenti a rischio, assenze scolastiche, riduzione delle prestazioni scolastiche, aggressività e violenza, oltre alle possibili influenze negative sulle abilità sociali e sullo sviluppo cognitivo ed emotivo.Può inoltre portare a condizioni patologiche estreme come l’intossicazione acuta alcolica o l’alcoldipendenza.
Le attività che erogano alcol ai minori di 16 anni sono perseguibili ai sensi dell’articolo 689 del Codice Penale mentre nei casi in cui si vende alcol ai giovani tra i 16 ed i 18 anni è prevista una sanzione di tipo amministrativo.
Nel 2017 è stato introdotto un decreto legge che ha dato la possibilità ai sindaci dei vari Comuni di decidere in autonomia quali sono le limitazioni relative alla vendita di alcolici.
Alla luce di questo, Le chiediamo di sensibilizzare gli esercizi commerciali che vendono alcol ad osservare pedissequamente le disposizioni normative vigenti (anche emanando apposita ordinanza) e di avviare, di concerto con l’assessorato alla pubblica istruzione ed alle politiche sociali e le commissioni competenti, una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di incontro dei minori”.