Pompei. Per Di Casola dopo la variante via Lepanto abusiva

I lavori di manutenzione e messa in sicurezza di via Lepanto, via Crapolla I e via Crapolla II, nell’area orientale di Pompei potrebbero produrre un’opera pubblica

Pompei Comune
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I lavori di manutenzione e messa in sicurezza di via Lepanto, via Crapolla I e via Crapolla II, nell’area orientale di Pompei potrebbero produrre un’opera pubblica (formata dal rifacimento delle tre strade) abusiva in quanto sprovvista dell’autorizzazione paesaggistica prevista dalla legge. E’ l’avvertimento che il consigliere comunale di Pompei Domenico di Casola rivolge al sindaco del Centro Mariano, Carmine Lo Sapio, e alla sua amministrazione comunale in un’interrogazione che fa parte del nuovo “pacchetto” predisposto per “animare” il prossimo consiglio comunale. Il ragionamento di Di Casola parte dalla variante deliberata dell’opera di ristrutturazione in appalto, diventata famosa a causa della forma “inconsueta” di autorizzazione “per le vie brevi”. Con essa è stato deciso di cambiare la natura del materiale di pavimentazione di marciapiedi ma dal momento che essa era una caratteristica (cubetti in pietra lavica) perché adottata in tutte le strade del centro storico di Pompei richiede necessariamente una nuova autorizzazione della Soprintendenza di Napoli perché la variante ha cambiato di fatto l’immagine prospettica di quella strada e proprio per questo motivo necessita di una nuova autorizzazione che, in caso di mancanza, renderebbe la strada abusiva in quanto non sarebbe stato autorizzato una sostanziale modifica dello stato dei luoghi. Insieme a questa richiesta fondamentale Di Casola formula altri quesiti riguardanti la selezioni delle 15 ditte convocate per la gara d’appalto, chiede di riferire in consiglio comunale in merito alla mancanza dell’autorizzazione paesaggistica distinta da quella che dovrebbe rilasciare la Soprintendenza (che dovrebbe essere duplice in quanto rilasciata prima e dopo la variante), chiede anche di sapere se le aree di parcheggio previste dalla riconfigurazione della strada risultano a norma e, infine, di conoscere il nome della ditta fornitrice delle mattonelle destinate a sostituire i cubetti di pietra lavica (previsti iun capitolato d’appalto) nella pavimentazione dei marciapiedi.

Gerardo Bosso

Gerardo Bosso nasce come regista cinematografico per poi specializzarsi come content creator ( creatore di contenuti per pagine web), fondatore, editore e produttore di Amarcord Produzioni che tra YouTube, Facebook ed Instagram conta più di 100 milioni di visualizzazioni.