Scafati. Si discute sul futuro del comandante della Polizia Locale.
Ancora incerto il futuro del comandante della Polizia Municipale Salvatore Dionisio. La convenzione con il Comune di Siano, dove è in organico, scade oggi. Lo stop è arrivato dalla responsabile Finanziaria e al Personale Anna Farro. Non vi sarebbero più i presupposti per una convenzione a scavalco con un Ente esterno, dal momento che il 6 luglio ritorna al suo posto l’ex comandante Pasqualino Barletta.
Il ritorno di Barletta.
Quest’ultimo, nominato dal Sindaco Cristoforo Salvati comandante dei caschi bianchi dopo l’addio di Giovanni Forgione, ha guidato il comando di via Melchiade fino a fine 2020, quando chiese ed ottenne un’aspettativa per ricoprire un incarico in altro Comune. Siccome tra l’intero corpo dei caschi bianchi mancava una figura con gli idonei requisiti, Palazzo Mayer chiese al Comune di Siano di avere in convenzione il suo comandante, lo scafatese Dionisio. Lo stesso gode oggi della piena e incondizionata fiducia del primo cittadino. Salvati ha espresso la volontà di riconfermare con decreto la convenzione fino al 31 dicembre, e al rientro di Barletta, tramite avviso pubblico, individuare il nuovo comandante per curricula. Una procedura che favorisce certamente Dionisio, considerata l’esperienza maturata, rispetto al 37enne Barletta.
I parametri per evitare il dissesto.
Il Comune di Scafati, vincolato al piano di riequilibrio, è attentamente monitorato dalla Corte dei Conti. L’indicazione, o meglio l’obbligo, è il contenimento della spesa, un vincolo che del resto non permette neanche l’assunzione di personale e far fronte alla pesante carenza di organico. Rinnovare la convenzione, nel momento in cui sono venuti meno i presupposti con il rientro del già comandante Barletta, esporrebbe, secondo la Farro, a rischio danno erariale. Del resto la stessa dirigente, con l’assessore Nunzia Di Lallo e la segretaria comunale Giovanna Imparato, sarebbero state ricevute in audizione dalla Corte dei Conti per fare un punto sugli obiettivi attuati con il piano di rientro. Prima di loro erano stati sentiti anche i Revisori dei Conti, e in entrambe le occasione i giudici contabili avrebbero rimarcato i gravi ritardi dell’amministrazione comunali sugli obiettivi stabiliti. Tra cui la dismissione immobiliare e delle farmacie, la scarsa capacità di incassare i tributi e le difficoltà ancora in essere sui debiti Pip e Contenzioso.
Il ricorso del comandante Dionisio.
Pochi giorni fa il Tar ha messo la parola fine alla vicenda relativa all’assunzione del Comandante a Siano. I giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato da una collega, oggi in servizio ad Angri. “Non aveva legittimità a impugnare l’assunzione” la motivazione, seppur gli stessi magistrati amministrativi hanno riconosciuto che l’assunzione non doveva avvenire tramite scorrimento di graduatoria, ma a mezzo avviso pubblico.
Adriano Falanga
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