Pagani. Il cammino di Sant’Alfonso un’opportunità per riprendere il rapporto tra uomo e natura.
Un movimento per recuperare il rapporto con la montagna partendo dai percorsi redentoristi di Sant’Alfonso, associazioni e appassionati si rimboccano le maniche in vista delle festività in arrivo. L’associazione “Il Cammino di Sant’Alfonso” si è fatto nelle ultime settimane soggetto promotore di un grande lavoro di sensibilizzazione e recupero dei sentieri che vanno dai Monti Lattari ai comuni di Pagani e Tramonti fino a toccare la Costiera Amalfitana. Tante delle storiche vie commerciali di un mondo marinaro risalente alla prima metà del secondo millennio che sono state curate dai membri delle associazioni insieme a tanti amanti della montagna, locali e internazionali. Infatti negli scorsi giorni anche alcuni studenti da tutta Europa impegnati nel nostro Paese per il periodo di studi ERASMUS+ hanno contribuito al lavoro di riqualificazione dei sentieri aiutando i volontari nella pulizia dei sentieri, diventati quasi impraticabili per lo stato di abbandono e la conseguente invasioni di pianti rampicanti o felce. Il tutto finalizzato ad un rilancio sociale e turistico delle montagne che accompagnano le civiltà presenti sul territorio, continuando la loro valorizzazione e preservazione. Anche in vista delle festività del Santo Patrono di Pagani Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, con un percorso tra i luoghi di preghiera del santo che si svolgerà dal 30 luglio al primo agosto, nel quale si partirà da Lettere per arrivare a Pagani passando nei due giorni per Santa Maria Dei Monti, Cerrone e il Valico di Chiunzi.
Un lavoro di rete
“Abbiamo iniziato un lavoro di rete con le altre associazioni e con gli appassionati delle nostre bellissime montagne per creare un qualcosa che possa continuare a preservare la loro bellezza paesaggistica e storica. Ringrazio in questo senso i Runner Folgore Sezione Trail e l’Acarbio Onlus che tanto ci hanno appoggiato nelle nostre iniziative. Ma uno speciale ringraziamento va ai giovani studenti ERASMUS+ che dall’estero hanno costruito un forte rapporto con il patrimonio e la ricchezza della nostra terra.” sono le parole del Presidente Ludovico Mandiello, presidente dell’associazione “Il Cammino che Sant’Alfonso”, che spiega per le festività:” Abbiamo trovato nuovi punti d’interesse per il percorso redentorista, con la visita di alcune cappelle che attraverso un recupero della memoria storica del territorio abbiamo scoperte esser state visitate da Sant’Alfonso.”