Scafati. Rimborsi per l’assessore: “fatti che se accertati potrebbero essere gravi”

E’ stato necessario un accesso agli atti, per avere il computo dei rimborsi chiesti ed ottenuti dalla Fca spa (Fiat) per gli impegni istituzionali dell’assessore Arcangelo Sicignano.

Scafati.
Scafati consiglio comunale

E’ stato necessario un accesso agli atti, per avere il computo dei rimborsi chiesti ed ottenuti dalla Fca spa (Fiat) per gli impegni istituzionali dell’assessore Arcangelo Sicignano. Circa duemila euro per il solo bimestre gennaio-febbraio 2021. L’assessore, manager alla multinazionale, è delegato a Patrimonio, Innovazione Tecnologica e Commercio. Quando Cristoforo Salvati lo chiamò nell’esecutivo, Sicignano decise di non chiedere l’aspettativa, restando in servizio allo stabilimento di Melfi. Una decisione che gli comporta una indennità come amministratore pari al 50% del dovuto, circa 1.100 euro mensili. La legge riconosce rimborsi al datore di lavoro per i permessi relativi agli impegni istituzionali del suo dipendente fino a 24 ore mensili retribuite, più altre 24 non retribuite. E per impegni si intendono Giunte, Consigli Comunali e commissioni consiliari dove è richiesta la sua presenza. Fu una variazione di bilancio a fine agosto a sollevare le richieste di delucidazione delle consiglieri comunali Teresa Formisano e Liliana Acanfora. Le due esponenti di minoranza, in Aula, avevano mostrato perplessità per la esigua istruttoria allegata. Nella proposta di delibera infatti veniva elevato il fondo per i rimborsi agli amministratori, sulla scorta di quanto chiesto da Arcangelo Sicignano nel primo bimestre dell’anno corrente. Di fatto però, agli atti mancava un computo dettagliato. Del resto, si domandarono le due consigliere, se a causa dell’emergenza Covid nei mesi di riferimento le attività istituzionali erano proseguite a  singhiozzo, da cosa venivano fuori i 2000 euro? “La questione delle giustifiche dell’assessore, che mi fece guadagnare una dura aggressione in Consiglio, finalmente arriva al dunque – le parole di Teresa Formisano – Nella risposta all’interrogazione da me protocollata, vi sono una serie di fatti che se accertati potrebbero essere gravi. La cosa che più salta agli occhi è che le giustifiche non vengono firmate dalla segretaria comunale come avviene di solito. Spero vivamente di sbagliarmi ma credo che ci sia più di una dubbio in questa vicenda”. Dagli atti emerge che la Fiat spa avrebbe chiesto il rimborso per 4 giorni a Gennaio e 5 giorni a febbraio, pari a 24 ore previste dalla legge. A firmare le giustifiche però è il primo cittadino, ma i giorni da lui certificati non corrispondono con quelli nei quali si sono tenute Giunte o Consigli Comunali. Secondo quanto pubblicato sull’Albo Pretorio, l’amministrazione avrebbe tenuto tre giunte a Gennaio e una soltanto a febbraio, mentre nel bimestre il Consiglio Comunale si è riunito una volta soltanto. Tutti in giorni diversi da quelli per i quali è stato percepito il rimborso. “Bisogna approfondire nell’interesse di tutti, per avere un quadro chiaro della procedura” aggiunge Liliana Acanfora. Nel frattempo, da Palazzo Mayer fanno sapere che l’assessore Arcangelo Sicignano ha chiesto di mettersi in aspettativa pochi giorni fa. Al momento resta l’unico amministratore ad aver chiesto rimborsi, come certifica la segretaria Paola Pucci.

Michelangelo Apuzzo