Arriva l’ok della Giunta di Cristoforo Salvati alla riorganizzazione della rete scolastica. Una delibera con effetto sorpresa, visto che la Giunta era attesa per martedi mattina. Una decisione presa per evitare il preannunciato presidio di protesta delle famiglie e personale scolastico del secondo circolo e della media di Via Martiri D’Ungheria, dopo la petizione di oltre 2200 firme nata con lo scopo di sensibilizzare l’esecutivo a rinviare la decisione. O almeno non senza un tavolo di confronto al quale avrebbero voluto partecipare sia le rappresentanze dei collegi scolastici interessati, sia i sindacati. Salvati però ha tirato dritto, sordo anche alle richieste dei consiglieri di maggioranza Ida Brancaccio e Giovanni Bottone. I due hanno tentato fino all’ultimo istante di convincere Salvati a posticipare la Giunta, non prima di lunedi, quando Bottone avrebbe tenuto la commissione Pubblica Istruzione. Ma la procedura questa volta è stata celere, alle 12 Giunta, alle 14 era già on line la delibera. Pur di chiudere la partita la proposta è stata riscritta a firma dello stesso sindaco, vista l’assenza (unica) dell’assessore delegato alla Scuola Alfonso di Massa. “La proposta sottoscritta da 5 dirigenti su 7 ci è sembrata ottimale per la nostra città, rispettando il criterio territoriale e l’offerta formativa – le poche parole del primo cittadino – Non ci sarà nessuna perdita di posti di lavoro tra il personale e gli insegnanti. Tutti gli atti sono stati fatti in maniera trasparente, come è nostro dovere”. A nulla è servito l’improvvisato presidio di una quindicina di mamme. “La razionalizzazione doveva essere fatta rispettando l’integrità e la storicità. Il Sindaco non è vincolato dalla proposta dei dirigenti, che tra l’altro, non l’hanno presentata agli organi collegiali” le parole dell’avvocato Maria Pisani, che della Giunta Salvati è stata assessore al Bilancio, oggi presidente del Consiglio Di Istituto della media Martiri D’Ungheria. Sarà ricorso al Tar, fa sapere Clara Lodomini, Segretario Generale FLC CGIL Salerno. “Avrebbe fatto bene la Giunta Salvati a riflettere sulla complessità dei problemi, prima di deliberare. Ciò segnala una distanza siderale dalle istanze dei cittadini e dagli interessi della città. La partita non è assolutamente chiusa. Si sposta sul tavolo dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Campania – spiega – Il 2°Circolo Didattico è una realtà consolidata con un numero di alunni che supera le 800 unità e il suo smembramento è assolutamente contrario alle previsioni della normativa sul dimensionamento e delle Linee Guida regionali. Qualsiasi ipotesi di dimensionamento deve passare attraverso le delibere degli Organi Collegiali delle Scuole interessate e non può essere definito da un accordo dei soli dirigenti scolastici. E i Consigli d’Istituto coinvolti hanno provveduto a deliberare in senso contrario”. Insomma, non è ancora chiaro perché si è preferito togliere l’autonomia ad un circolo in salute, e non ai due in palese difficoltà con gli iscritti.
Adriano Falanga