Scafati. Crepe e infiltrazioni d’acqua nel secondo circolo didattico

Il plesso scolastico di Via Genova presenta una classe con infiltrazioni d'acqua, gli alunni vengono spostati in un'aula angusta e scatta la protesta delle mamme.

L’emergenza edilizia scolastica continua a colpire Scafati e i suoi plessi storici, anche il secondo circolo didattico presenta infiltrazioni d’acqua costringendo i bambini in luoghi angusti. Le forti piogge degli ultimi giorni continuano a mietere vittime tra gli istituti scolastici della città, dopo il caso dell’I.I.S. Pacinotti l’acqua inizia ad entrare anche nel plesso elementare di Via Genova. Il fenomeno degli allagamenti viene rilevato da una classe di studenti circa una decina di giorni fa, con una crepa da cui è iniziato letteralmente a piovere sulle teste dei ragazzi. In un primo momento la soluzione trovata è stata quella di allontanare i ragazzi dalla zona di perdite, ma appena la notizia è arrivata ai genitori è stata subito fortissima la polemica. I bambini sono stati così spostati in un’altra aula, molto più stretta e assolutamente non conforme alle norme igienico sanitarie dettate dalla pandemia di Covid-19. La situazione di stallo si è in trasformata presto in guerra promossa dalle mamme degli alunni costretti a studiare “come sardine”, fino a raggiungere un momento di forte protesta andato in scena nella giornata di ieri, quando gli studenti della classe non sono stati accompagnati a scuola mentre nel frattempo una delegazione ha richiesto un incontro al Sindaco Cristoforo Salvati. Per il primo cittadino non è il primo momento di confronto di questo tipo, nell’ultimo mese ha dovuto infatti affrontare i genitori sulla riorganizzazione dei plessi didattici e rispetto al blocco del servizio mensa, con toni che non sono mai stati estremamente pacati. Nessun eccezione alla regola anche in questo caso, con un forte scontro tra i desideri di genitori che vorrebbero una sana istruzione per i propri figli e la realtà di un’amministrazione che si dichiara al momento  in estrema difficoltà sul tema visto le grandi difficoltà economiche. Le conclusioni non possono essere così positive:” Come genitori siamo rimasti assolutamente delusi dal comportamento ricevuto sia dalla scuola che dal primo cittadino. Abbiamo avuto notizie dell’infiltrazione d’acqua solo dopo alcuni giorni e solo per bocca dei bimbi, non certo di qualche responsabile o dirigente. Lo spazio in cui sono stati spostati è inaccettabile in periodo covid-19, troppo poco spazio per così pochi alunni.” Spiegano le rappresentanti delle mamme che sono salite nella mattinata di ieri a Palazzo Mayer, specificando come:” Siamo andati al Comune perché abbiamo sentito la necessità di chiedere un permesso di agibilità rispetto lo spazio che attualmente stanno utilizzando per studiare, ma anche per chiedere che vengano fatti gli interventi necessari nella vecchia aula. Il Sindaco ci ha trattato con superficialità, promettendo che entrambi gli atti andranno in conclusione, ma non rassicurandoci in nessun modo. Abbiamo paura.”. Il sentimento umano è più che mai giustificato in un periodo dell’anno in cui i contagi da covid-19 sono in aumento soprattutto nelle scuole, così come le foto scuola per scuola di crepe e infiltrazioni d’acqua sono termometro di un’edilizia scolastica  che a Scafati ha l’urgenza di affrontare il rinnovamento di strutture vecchie anche più di 50 anni, come nel caso del plesso del secondo circolo didattico di Via Genova.

Alfonso Romano

Alfonso Romano, 23 anni, di Scafati ma anche di Roma e Cava de' Tirreni, corrispondente de "La Città" e socio del circolo Arci Cortocircuito. A lavoro e alla lotta!