Scafati. Farmacie, pronto il bando: affare da quasi 10 milioni di euro

“C’è molto potenziale inespresso in termini di crescita di fatturato, che testimonia un margine di miglioramento notevole nella gestione delle sedi farmaceutiche rispetto allo stato attuale”

Cresce ancora il valore delle farmacie comunali, le cinque attività di proprietà del Comune di Scafati, e gestite ancora dal Consorzio Farmaceutico, arrivano a sfiorare i 9,5 milioni di euro di valore stimato. E’ questo infatti l’importo complessivo che ha stabilito Palazzo Mayer quale base d’asta per l’imminente bando che dovrebbe essere pubblicato al massimo entro gennaio. Niente super esperto esterno come indicava la segretaria comunale Paola Pucci, passa la linea voluta dalla ragioniera capo Anna Farro, sarà lei stessa a redigere il bando, avvalendosi del supporto amministrativo del dottor Francesco Armenante. Appare certamente strano il come le farmacie da meno di quattro milioni di euro stimati dalla commissione straordinaria, sia lievitato oggi a oltre il doppio. E’ stato lo stesso commercialista Donato Madaro a rivedere la sua prima perizia al rialzo. Il professionista di Avellino ha depositato a maggio 2020 una seconda stima che rivedeva la precedente, considerando il contesto urbano e demografico in cui le cinque farmacie sono allocate, l’attuale fatturato e quello potenziale. “C’è molto potenziale inespresso in termini di crescita di fatturato – scrive Madaro – che testimonia un margine di miglioramento notevole nella gestione delle sedi farmaceutiche rispetto allo stato attuale”. Da ultimo bilancio presentato dal Cfi, tutte e cinque le sedi scafatesi sono in perdita ma, secondo il professionista, hanno una elevata capacità di offrire servizi. Tutto dipende da una attenta e oculata gestione. Così la farmacia di via Aquino, che nel 2018 ha fatturato appena 410 mila euro, avrebbe un potenziale di oltre 1,5 milioni di euro, mentre la sede di via Pertini, presso il centro Plaza, dai 1,5 milioni del 2018, potrebbe arrivare anche a 3,5 milioni di euro. Cifre che potrebbero essere raggiunte solo con una gestione di natura “privatistica, dietro la cui organizzazione c’è un management professionalmente preparato e con spiccate capacità imprenditoriali”. Verrebbe da pensare, a questo punto, il perché il Comune di Scafati non abbia valutato di gestirle in house tramite la partecipata Acse, come lo stesso statuto prevede. Ad ogni modo, il bando sarà suddiviso per lotti. Sarà infatti possibile presentare offerta anche per singola farmacia. Queste le quotazioni: Via Aquino 1,15 milioni di euro; Bagni 1,98 milioni; Mariconda 1,14 milioni; Marra: 1,59 milioni; Plaza 3,57 milioni di euro. Teoricamente, secondo quanto scritto nel piano di riequilibrio, il Comune potrebbe vendere fino a concorrenza di circa 4 milioni di euro, tanti quanti iscritti nel documento finanziario, e tenere per se le restanti farmacie. Resterà in capo al Comune e al Cfi definire il ristoro. Da 2 milioni si era scesi a 800 mila, ma ad oggi tutto è ancora da definire. Non si esclude il contenzioso legale, tenendone però fuori i futuri acquirenti.

Adriano Falanga

Redazione

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