Pompei. Hub vaccinale a singhiozzo tra proteste e disagi

 

Era da aspettarsela una folla di persone all’hub vaccinale di Pompei, oggi (3 gennaio ) inizio dell’anno nuovo, dal momento che è stata diffusa, a livello nazionale, la notizia scientifica che a partire dal quarto mese della seconda dose di vaccino la copertura contro il covid si sarebbe ridotta al 30 %. Difatti già alle prime ore dell’alba di oggi sono accorsi in molti (specialmente molti anziani) al presidio sanitario in tensostruttura di piazza falcone e Borsellino. Chiedevano la somministrazione della terza dose. Insieme a loro alcuni insegnanti desiderosi di regolarizzare la loro posizione alla luce delle nuove regole di sicurezza sanitaria. Di fronte a tale afflusso l’hub vaccinale di Pompei si è trovato impreparato funzionando a singhiozzo e diffondendo informazioni contraddittorie tra gli utenti sulla previsione delle somministrazioni da praticare in ore successive della giornata. Il motivo principale (e delle inevitabili discussioni che ha comportato) è stato dovuto all’inosservanza degli appuntamenti precedenti comunicati agli interessati formalmente. A questo punto qualcuno ha ironicamente commentato: “la mano destra non sa quello che fa la sinistra” perché diversi anziani (con malattie croniche pregresse) sono stati incredibilmente e senza alcuna giustificazione costretti a trascorrere ore di attesa all’aperto in una giornata fredda del mese di gennaio nonostante avessero prenotato la prestazione. Sono state inevitabili e comprensibili le imprecazioni e le lamentele dei “rimandati” né le forze dell’ordine hanno ritenuto opportuno intervenire a riguardo, limitandosi (la polizia di stato) a sorvegliare l’ordine pubblico. Alla fine pare che l’intenzione iniziale era di suddividere la quantità di vaccino presente all’hub (pare 300 dosi) in più giornate mentre successivamente (verso le 11) sono cambiati gli ordini di scuderia e conferita accelerazione alla somministrazione con tutte le dosi a disposizione mentre molti erano ritornare a casa delusi. La gente in questo caos organizzativo tutto sommato si è limitata tutt’al più ad alzare la voce ed a formulare qualche critica ma ha controllato i nervi rimanendo composta per cui non sono stati registrati disordini di rilievo. Ora si spera in una migliore organizzazione del servizio a partire da domani.

Gerardo Bosso

Gerardo Bosso nasce come regista cinematografico per poi specializzarsi come content creator ( creatore di contenuti per pagine web), fondatore, editore e produttore di Amarcord Produzioni che tra YouTube, Facebook ed Instagram conta più di 100 milioni di visualizzazioni.